ASCOLI PICENO – Da oggi venerdì 4 marzo è in partenza in tutto il Piceno ma anche a livello provinciale, regionale e nazionale, la raccolta di firme a sostegno del progetto di legge di iniziativa popolare per sostenere il reddito e i consumi dei lavoratori dipendenti, dei precari e dei disoccupati. Questo progetto proposto dall’Usb (Unione Sindacale di Base), già depositato in Cassazione, ha l’obiettivo di coinvolgere tutti i lavoratori e i cittadini  e nasce dal fatto che oggi in Italia ma soprattutto sul nostro territorio l’aumento della benzina, del gasolio, del pane, della spesa e delle tariffe gravano sui salari bassi dei lavoratori colpiti da questa crisi. Infatti molti lavoratori dipendenti, privati e pubblici guadagnano meno di 1300 euro al mese e circa sette milioni ne guadagnano meno di 1000.

“E’ proprio dai lavoratori dipendenti – sostiene Andrea Quaglietti, esecutivo regionale lavoro privato Marche – che proviene il grosso del gettito fiscale mentre l’evasione produce un buco sul saldo di bilancio stimato in circa 120 miliardi di euro annui. Secondo noi è necessario dare una spinta al governo perché in questi anni si è cercato di tutelare  le banche mentre i lavoratori dipendenti, i precari e i disoccupati risultano gli unici a pagare.”

La normativa proposta, come spiega Claudio Allegrucci dell’esecutivo regionale pubblico impiego Marche, prevede diverse misure tra cui un sostegno di 345 euro sul reddito dei lavoratori per ogni figlio che frequenta l’asilo nido; la possibilità di non pagare le imposte sul reddito per coloro che acquistano automobili fino a 35 mila euro di valore; un rimborso fino a un massimo di 500 euro per i lavoratori con redditi bassi che può essere aumentato di 250 euro per ciascun familiare a carico; un aumento dei buoni pasto a 10,60 euro; l’introduzione della quattordicesima mensilità per i privati e i pubblici; un anticipo del trattamento di fine rapporto; la soppressione della cosiddetta “Tassa sulla malattia” che colpisce le retribuzioni dei lavoratori dipendenti in caso di assenza per malattia; l’istituzione di un osservatorio nazionale autonomo sui redditi, fiscalità e inflazione che avrà il compito di monitorare l’andamento della riforma fiscale federalista; un aumento al 30% dell’aliquota che colpisce le rendite finanziarie e le transazioni speculative; il potenziamento dell’uso della moneta elettronica per tracciare i pagamenti di importi superiori a 1000 euro ed infine una franchigia di 10 mila euro sui redditi fino a 35 mila euro ciò vuol dire che i lavoratori dipendenti che possiedono un reddito fino a 35mila euro pagheranno le imposte solo sulla parte che eccede i 10 mila euro. Sui restanti la franchigia si applica un’aliquota del 30%. Se invece il lavoratore decidesse di rinunciare alla possibilità di aderire a forme di previdenza complementare (fondi privati) allora la franchigia di 10 mila euro è elevata a 11500 euro. Inoltre è previsto un sconto di 1000 euro sull’Irpef annuale per alcune spese sostenute dai lavoratori dipendenti. Ad oggi infatti per queste spese non ci sono sconti per i lavoratori dipendenti ma solo per i lavoratori autonomi.

Affinché questa proposta di legge possa concretizzarsi è necessario, come sostiene Enzo Papale della federazione regionale Usb Marche, il raggiungimento di 50 mila firme entro sei mesi per obbligare il Parlamento a prendere in considerazione le richieste dei cittadini. A rafforzare il tutto verrà indetto l’11 marzo alle ore 9:30 in Piazza della Repubblica (Roma)uno sciopero generale generalizzato. Anche Ascoli sarà presente a questo sciopero con servizio autobus che prevede la partenza alle ore 6 dal Piazzale dello stadio Del Duca.

“Come sindacato di base – conclude Pierluigi Tarli –  lottiamo per la conquista e il mantenimento del reddito. Infatti lo sciopero dell’11 marzo mira a rivendicare con forza il salario, il reddito, i diritti e le libertà di tutti i lavoratori e rafforzare la raccolta di firme per ribadire la fine del precariato, il diritto ai contratti di lavoro per rilanciare una vera democrazia sindacale”.


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