Picenoggi.it sbarca al consiglio provinciale con il suo metodo che tanto successo ha riscosso nell’infosfera sambenedettese. Un resoconto in presa diretta, che vi dá conto in tempo reale di decisioni e dichiarazioni dei nostri politici, anche per averne una testimonianza ben precisa per il futuro. Cari lettori, tenete conto che scriviamo per lo più in diretta, quindi abbiate pazienza per eventuali errori di sintassi o di ortografia. Ovviamente, l’analisi ragionata e l’interpretazione giornalistica non mancheranno, in momenti distinti da questo resoconto che vi proponiamo in tempo reale

Ore 17:41 
Il consigliere provinciale Emidio Mandozzi (Pd) dà lettura della sua interrogazione sulla decisione della Provincia di chiudere il consorzio di cui l’ente è socio di maggioranza. “Il consiglio provinciale e i consiglieri provinciali non ne sapevano nulla”. 
La replica di Celani:
“Quando si fanno azioni per progetti, si devono creare strutture per realizzarle, ma poi quando il progetto è fatto si volta pagina. Società di scopo però poi questo territorio le ha tenute in piedi pure se lo scopo è stato raggiunto. Una sana amministrazione mette in ptiedi una struttura leggera, con dei professionisti, per un determinato scopo, per un mandato, poi si volta pagina. Sono cose che dicevo anche da sindaco di Ascoli nella assemblea dei soci di Piceno Sviluppo. Non è che Piceno Sviluppo si è affossata oggi, ma da tempo, da quando sono finite le provvidenze. Da quando sono finiti i progetti. E fra poco toccherà ad Asteria.”
Celani poi, parlando del know how di Piceno Sviluppo, parla di insolvenze dell’agenzia citando dei dati di cui vi riferiremo a parte: “Tutti erano avvisati, ma solo la Provincia fece atti per alleviare quelle sofferenze economiche di Piceno Sviluppo”. 
“Dopo che sono finiti i sussidi dei Patti Territoriali, si sono inventati di tutto per rimanere in piedi…Questo ê il know how che l’agenzia si porta dietro. La chiusura, diciamocelo, andava fatta cinque anni fa, almeno ora non avevamo questo problema per i dipendenti. Per risparmiare, come liquidatori abbiamo nominato dei dipendenti della Provincia”. 
Celani poi afferma che della chiusura, dei 14 mesi di ritardo nei pagamnti degli stipendi dei dipendenti, se ne è già parlato in altre assemblee dei soci: “Quale socio può dire di non aver saputo di questo stato dei fatti? I revisori dei conti si sono dimessi, la fallibilità della società era dietro l’angolo, tutti si nascondevano dietro un dito per non assumersi l’onere di decidere per la liquidazione”.
E ancora: “Dispiace per i lavoratori, ma una struttura del genere, di scopo, deve essere leggera, con dei consulenti a tempo determinato, e non con una struttura pesante”. 
“Nel programma di mandato lo abbiamo detto, la Provincia mantiene partecipazioni societarie solo negli enti che svolgono funzioni che la Provincia stessa non può svolgere”. 
E sull’agenzia di sviluppo: “Il ministero dice che Piceno Sviluppo sta nelle 24 ipotesi di trasformazione in agenzia di sviluppo. Bene, bel ragionamento, ma chi paga? Il territorio se ne fa carico, dice il ministero, non il ministero con i vecchi Patti Territoriali. E allora non ci interessa.” 

Sul riassorbimento dei lavoratori, Celani dice che saranno valutate varie soluzioni, come ad esempio contratti a tempo determinato in attesa dell’espletamento dei concorsi.
Mandozzi: “Prima c’era una programmazione diversa, i dipendenti non prendono lo stipendio da 14 mesi, praticamente da quanto dura il vostro mandato amministrativo. Lei doveva venire in consiglio provinciale tempo fa, a dire ciò che sta dicendo oggi” 
Celani: “E’ un anno che è stata messa in liquidazione, quando ci siamo insediati erano già nove mesi che i dipendenti non prendevano lo stipendio, e noi nel dicembre 2010 abbiamo fatto una contribuzione straordinaria per pagare quattro mensilità, mentre altri enti non hanno fatto nulla. E nessuno si strappava i capelli come fa adesso Mandozzi”. 
Mandozzi: “Era compito suo riferire al consiglio, dopo due anni è tardi” 
Celani: “Ma se eri vicepresidente della Provincia, e assessore al Lavoro, dai!!!” 


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