ASCOLI PICENO – “Un industriale italiano concorrente del Gruppo Manuli, vuole investire nell’ascolano possibilmente recuperando le professionalità del settore già presenti sul territorio.” Lo afferma il segretario regionale dell’Unione Sindacale di Base per il settore privato, Andrea Quaglietti, già dipendente della Manuli e componente della Rsu aziendale.

Secondo l’esponente sindacale, “si tratta di un imprenditore di origine abruzzese che già si sta muovendo per verificare se a livello regionale possono esserci degli incentivi che favoriscano il suo progetto. Inutile sottolinare quali opportunità si offrono al comprensorio ascolano e all’occupazione locale, se l’investimento andasse in porto”.

Per l’Unione sindacale di base, alla luce di questa novità definita “importante” ma anche della sempre più vicina scadenza dei due anni di cassa integrazione per i 200 dipendenti della Manuli di Ascoli che non rientrarono in fabbrica dopo l’accordo del novembre 2009 (ora sono operativi solo 170 addetti), è necessario convocare le elezioni per una nuova Rsu di fabbrica.

“La rappresentanza sindacale unitaria è scaduta ed entro maggio al massimo – dice Quaglietti – dovrebbero essere convocate le consultazioni per eleggerne una nuova di zecca, e che sia all’altezza del compito che l’attende. Compito che è da un lato quello di gestire bene l’ultima fase della cassa integrazione, per evitare la mobilità e dall’altro di capire bene dall’azienda quali sono i suoi programmi per il sito locale, in relazione anche alle vertenze depositate da parte di venti lavoratori ( e forse altri nel futuro) sul mancato rispetto dell’accordo su retribuzione, inquadramento e trattamento degli interinali. E tutto questo – conclude il segretario Usb – si dovrebbe fare anche per comprendere se possono esserci le condizioni generali di un rilancio dell’attività produttiva a Campolungo, alla luce degli ultimi eventi.”


Copyright © 2024 Riviera Oggi, riproduzione riservata.