ASCOLI PICENO – Il Partito Democratico provinciale ha espresso una dichiarazione di incompatibilità del territorio provinciale ad ospitare centrali nucleari, che chiederà di discutere durante il prossimo Consiglio Provinciale.

Il Pd auspica anche ad un intervento dell’ente di Ascoli Piceno nei confronti del Governo: “La Provincia chieda di ritirare il decreto approvato nei giorni scorsi con il quale si è bloccato lo sviluppo dell’energia da fonti rinnovabili in Italia con un atto che si contrappone alla necessità di politiche virtuose in campo ambientale, non in linea con le politiche energetiche comunitarie. Bloccando un intero settore in crescita come la green economy si perderebbero posti di lavoro e redditi d’impresa”.

L’opposizione provinciale propone di abbandonare l’idea di costruire delle centrali nucleari in Italia, invitando i politici al Governo a riconsiderare la sicurezza di tale tecnologia, per la salute degli uomini e la vita del pianeta e i prolblemi legati allo smaltimento delle scorie radioattive.

La tragedia del Giappone, con la situazione degli impianti nucleari di Fukushima, dimostra quanto alti siano ancora i rischi legati alla produzione di energia nucleare, al punto che anche un Paese tecnologicamente e scientificamente tra i più avanzati nel mondo, non sia riuscito a garantire la sicurezza dei propri impianti, non sia stato in grado di gestire in sicurezza situazioni di emergenza e abbia esposto l’intera umanità a rischi così elevati da metterne in discussione l’esistenza sia oggi che per le generazioni future”, conclude il gruppo Pd.


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