ASCOLI PICENO – Post partita di Ascoli-Sassuolo, il primo a presentarsi in sala stampa è il tecnico del Sassuolo, Angelo Gregucci: ‘’Il punto può andare bene. L’Ascoli, anche se ha sempre perso nelle ultime tre gare, ha giocato sempre buone partite. La squadra ha fatto una discreta partita. Sapevamo che al Del Duca l’Ascoli avrebbe avuto un grande furore agonistico, per questo ho chiesto ai ragazzi di abbassare il ritmo cercando, quando possibile, il palleggio. Peccato per essere stati poco lucidi in zona gol”.

Quindi è il turno di mister Castori: ‘Non abbiamo trovato il gol per poca lucidità da parte nostra. Era la sesta partita in diciotto giorni, nonostante questo, tatticamente ci siamo comportati bene, creato occasioni. Pochi gol? Inutile nascondersi, quando le cose si ripetono vuol dire che c’è un limite. Ho fatto bene a invocare la fortuna, visto il rigore concesso e poi negato nel giro di poco’. Riguardo Romeo dice: ‘Volevo testarlo, di lui avevo bisogno dato che Feczesin non ha mai saltato un minuto e avevamo bisogno di una punta centrale’. Poi il caso Lupoli: ‘Non credo che sia stato influenzato dai fischi, come non credo nella storia del morale che appesantisce la prestazione. Se uno che gioca a calcio è pronto a prendersi gli elogi e gli applausi, dovrà prendersi anche i fischi e le critiche. L’umore è uno stato d’animo passeggero, una semplice conseguenza del tuo comportamento. Ci si deve preoccupare solo di fare bene. E’ vero che, però, dovrebbe giocare più semplice. Stringiamo i denti e continuiamo a soffrire. La partita decisiva? Il ritorno dei play out, neanche l’andata. Il ritorno’

Ecco ai microfoni due giocatori che, per motivi diversi, hanno esordito nell’incontro di oggi, Roberto Maurantonio e Juan Inacio Antonio.

Il portiere ammette: E’ stata una gara particolare per via del gran caldo. Ci mancano sette partite, siamo pronti a soffrire fino all’ultima giornata. L’importante è che l’anno prossimo l’Ascoli sia in serie B, non importa se ci salviamo a fine maggio o dopo due settimane, nei play out. Tornare a giocare al Del Duca è sempre una bella emozione, figuriamoci dopo un anno e mezzo’. Infine profetizza: ‘Alla fine ci salveremo per questo pareggio, credetemi’.

L’argentino Juan Antonio confessa l’emozione: ‘Sono contento perché il mister mi ha dato fiducia subito. Posso migliorare, di giorno in giorno. Mi aspettavo di giocare, ma non così presto visto che era solo la prima settimana di allenamento completo con la squadra. Il mio ruolo? In Argentina non si gioca con tre punte. Io lì ero la seconda punta. Però mi sento bene anche da ala destra, come oggi’.

Infine, l’ultimo a parlare è Matto Ciofani, autore di una prestazione positiva: “Ho sofferto poco Catellani, credo sia passato una volta sola, quando sono scivolato. Sono partito all’attacco, ma mi sono dosato per il caldo, essendo poi la terza gara in una settimana. Inutile negare la difficoltà nel fare gol, ma importante è che se non segniamo, almeno dobbiamo non prenderle, come abbiamo fatto per delle leggerezze nelle ultime partite’.


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