Ecco la prima parte dell’articolo. La seconda parte contiene la versione del Gruppo Marcon, per leggerla cliccare qui

MONSAMPOLO DEL TRONTO – È lì in bella vista, a due passi dalla Salaria in direzione Sant’Anna, all’inizio della frazione di Stella, il nuovo campo da calcio di Monsampolo. Sembra pronto per essere inaugurato, con tanto di parcheggio antistante e tribuna da 1500 posti, eppure giace lì da anni come “congelato”, non si sa se dalla Central Frigor che l’ha realizzato o da problemi burocratici. Perché la struttura – dotata di 2 campi in erba, impianto di illuminazione omologato, spogliatoi, sala stampa e sala riunioni – è ultimata da mesi, ma la data dell’inaugurazione resta ancora un punto interrogativo. Quanto dovranno attendere ancora la Vis Stella e il Monsampolo Calcio, viene da chiedersi, prima di poterla utilizzare?

Ma facciamo un passo indietro. La storia del campo sportivo di Stella parte 7 anni fa, il 9 giugno 2004, quando poco prima delle elezioni il sindaco Tacconi firmò la convenzione urbanistica con la Central Frigor srl. L’accordo di programma prevedeva che il Gruppo Marconi realizzasse lo stadio in cambio di volumetria edificabile, ossia della costruzione di nuovi palazzi sul versante est della Salaria, all’inizio di Stella. Poco dopo la stipula dell’accordo, a Monsampolo è stato eletto sindaco Remo Schiavi: durante la sua amministrazione (2004-2009), i lavori si sono mossi a gran rilento, nonostante l’impianto dovesse essere completato, senza possibilità di proroghe, ad un anno dalla firma dell’atto, quindi nel giugno 2005, come è scritto all’articolo 4 della convenzione.

Il sindaco Nazzareno Tacconi, interrogato sui motivi del ritardo, ha così risposto: “Il campo doveva essere riconsegnato già da tempo. Il problema è che ci sono delle divergenze sui costi tra il Comune e il Gruppo Marconi. La ditta pretende costi maggiori di quelli previsti, sostenendo di aver fatto dei lavori in più, a suo avviso autorizzati dal Comune. Noi ora stiamo verificando la contabilità, e stiamo valutando se questi lavori erano necessari o meno, e se erano stati autorizzati. Se questa verifica non darà riscontro, ricorreremo all’arbitrato”.

Le opposizioni politiche, sia le precedenti sia le attuali, hanno denunciato il fatto: è del 2007 il post “Campo sportivo: chi e quando decide di portarlo a termine?”, sul sito del gruppo “Cambiare è possibile” di Clemente Pierantozzi, mentre ad oggi è soprattutto la lista “Uniti verso il futuro” di Pierluigi Caioni a riaprire la questione: “E’ vero che, nonostante la palese inadempienza della Central Frigor Marconi srl – chiede il consigliere Caioni -, la prevista fidejussione non è stata incamerata dall’amministrazione comunale di competenza? E’ vero che in sette anni di stallo, la passata amministrazione prima e l’attuale amministrazione poi hanno dimostrato e dimostrano ancora mancanza di autorevolezza e di capacità nella gestione dei suddetti fatti tanto che il suddetto stadio è ancora inutilizzato?”. Queste sono alcune delle domande a cui la giunta Tacconi dovrà rispondere nel prossimo Consiglio comunale.


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