ASCOLI PICENO – Che fosse una settimana decisiva per il futuro bianconero si sapeva già, visto che sabato si giocherà Reggina-Ascoli. Ma che il cammino di avvicinamento si aprisse con un lunedì altrettanto importante e decisivo nessuno se lo immaginava. Ieri, infatti, i tifosi del Picchio hanno avuto due motivi per sorridere: il primo è dato dal risultato del posticipo serale, in cui l’Albinoleffe è uscita sconfitta dal match interno contro l’Atalanta. Una partita che, secondo molti, poteva emulare l’andazzo di quella tra Ascoli e Siena, viste le analogie di classifica. Invece è successo l’esatto opposto, malgrado l’accenno di rimonta (da 0-3 a 2-3) dei padroni di casa che, in classifica, restano sotto i bianconeri di due punti, fermi a quota 43.

L’altro timido sorriso regalatoci da questo inizio settimana è dovuto alle sentenze, una in particolare, del Tnas (il Tribunale nazionale arbitrale per lo sport, istituito presso il Coni), in merito alle penalizzazioni nei confronti di Salernitana e Cosenza. Infatti, il club campano ha visto accogliere il proprio ricorso dal collegio presieduto da Maurizio Benincasa, mentre lo stesso collegio ha respinto quello del Cosenza, al quale perciò, non è stato riassegnato il punto in classifica. Entrambe le penalizzazioni erano state richieste dal Procuratore Stefano Palazzi. Ma l’Ascoli, in tutto ciò, cosa c’entra?

Qui viene il lato positivo. Premettendo che ogni decisione del tribunale ha una storia a sè, e non si basa su nessun precedente di giurisprudenza che la può vincolare, non si può non constatare che il ‘percorso giudiziario’ fatto e subìto dalla Salernitana è pressochè identico a quello dell’Ascoli. I granata, infatti, hanno visto assegnarsi il secondo punto di penalizzazione per lo stesso motivo: il mancato e reiterato pagamento dei contributi, oltre che delle mensilità. La difesa, infatti, ha presentato la stessa motivazione che presenterà l’avvocato difensore dell’Ascoli, il dottor Proietti, al cardine del quele ci sarà il principio ‘ne bis in idem‘, un broccardo assai noto anche della giurisprudenza ordinaria che, in sostanza, vieta di sentenziare due volte sulla stessa violazione.

Riguardo al Cosenza, di tutt’altro motivo la penalizzazione inflitta dalla Corte di Giustizia Federale, scaturita per responsabilità del legale rappresentante della società in sede di pagamento degli stipendi.

Insomma, è un sorriso, seppur misurato, quello scaturito dalla giornata di ieri, che induce una fetta di tifosi bianconeri a vivere con cauto ottimismo queste ultime giornate di un maggio mai così caldo come quest’anno.


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