ASCOLI PICENO – Piceno ancora isola felice dal punto di vista della sicurezza pubblica,  lo sostiene la Questura nella sua annuale analisi sui reati. Ma non è superfluo prendere alcune precauzioni, come non lasciare le chiavi di casa sulla porta o l’auto aperta, pur se si vive nei piccoli paesi. Per quanto riguarda i furti nelle abitazioni, esistono gruppi criminali organizzati “di passaggio”, che colpiscono e poi si allontanano dal territorio. Una più efficace attività di controllo notturno viene messa in pratica grazie all’accordo fra Questura e istituti di vigilanza privata. Addetti alla sicurezza di ben determinate strutture, che hanno gli “occhi sulla notte” e che sono tenuti a condividere con la Polizia le informazioni di interesse che notano durante la loro attività. Esiste infatti una banca dati di automobili sospette, messa in luce grazie al coordinamento delle indagini sui furti a livello nazionale. I vigilantes privati inoltre sono nella posizione ideale per notare movimenti sospetti e personaggi strani. Ovviamente, qualora questi sospetti non riguardano la struttura che loro vigilano, i vigilantes non sono tenuti ad agire. Ma sono tenuti ad uno scambio di informazioni con la Polizia e, secondo il Questore Giuseppe Fiore, si tratta di “una attività che aumenta sensibilmente la nostra capacità di prevenzione dei furti, oltre che di pronto intervento sempre più immediato”. 

La Questura presenta dunque l’analisi dettagliata dell’attività di Polizia compiuta nel 2010. Il concetto è sintetizzabile così: non esistono bande criminali radicate sul territorio, con l’eccezione di gruppi albanesi e romeni dediti allo sfruttamento della prostituzione. Gruppi sui quali non si allentano le indagini, tese a ricostruire le reti complesse anche trans nazionali più che perseguire la singola prostituta, visto che come noto non è reato prostituirsi bensì lo è l’indurre qualcuno a farlo o sfruttarne i proventi. 
Afferma il Questore Fiore: “Più in generale, viviamo in zone tranquille, ma la sicurezza percepita non deve far perdere di vista semplici accorgimenti necessari con i tempi che cambiano. Non è più tempo, neanche nei paesini, di lasciare l’auto aperta, pure se si scende dal giornalaio. Ad ogni modo bisogna dire che, secondo i dati, i turisti aumentano, tornano in visita al Piceno e fanno un passaparola positivo. Non dipende solo dai servizi offerti, che migliorano dovunque, ma dal livello di sicurezza pubblica che innegabilmente il territorio riesce ad offrire”. 
Viene definita come “migliorata la sinergia con le Polizie Municipali, determinante per questioni apparentemente marginali ma molto sentite dai cittadini, come l’imbrattamento dei muri e il commercio abusivo messo in atto dagli extracomunitari, che si vuole disincentivare qualora prenda piede all’interno dei mercati settimanali regolari. 

Altro fenomeno che preoccupa è quello dello spaccio di stupefacenti. Dice il Questore: “Non è cresciuto ma va tenuto sotto controllo, spezzando i legami del traffico con altre regioni e attuando controlli investigativi forti. I 21 arresti, più i sei fatti prima, della recente operazione Blur hanno interrotto dei canali e avvisato che questa zona è ben controllata”. Nel 2010 la Polizia nell’intera provincia (compresa Fermo) ha sequestrato 175 grammi di eroina, 3116 grammi di cocaina e 4282 grammi di hashish.
Riguardo alla popolazione straniera che cresce, emerge un dato curioso. Da una parte aumentano i cittadini stranieri regolarizzati (attualmente fra le due nuove province di Ascoli e Fermo sono 18.600). Vengono riscontrate meno irregolarità negli opifici, nel senso che sono sempre meno i lavoratori in nero. E le irregolarità riscontrate, dice il Questore, sempre più spesso sono a carico dei cittadini italiani che gestiscono gli opifici. Stesso discorso per i night club notturni. 


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