ASCOLI PICENO – Ogni giorno un gran numero di persone scompare nel nulla, soprattutto minori. Molti di loro si trovano, di altri invece non se ne sa più niente. E’ un destino crudele e imprevedibile quello che accomuna le persone scomparse. Vite strappate ai loro affetti con inganno o nella peggiore delle ipotesi con violenza inaudita.

Per questo infatti  l’associazione territoriale Penelope Marche che riunisce le famiglie e gli amici delle persone scomparse, in occasione della Giornata Internazionale dei minori scomparsi del 25 maggio, presenterà nel pomeriggio di venerdì 27 maggio alle ore 16:30 presso la Sala della Ragione di Palazzo dei Capitani, il convegno dal titolo “Le vite sospese nelle Marche”. Un viaggio, se così si può definire, tra analisi tecniche e casi di scomparsa accaduti nel nostro territorio per non dimenticare tutti i bambini, adulti e anziani che risultano scomparsi.

L’associazione Penelope Marche ha preso vita nel 2002 per ricordare tutte queste vite sospese, partendo dalla tormentata quanto infinita storia di Sergio Isidori, fratello del presidente dell’associazione Giorgia Isidori, scomparso a Villa Picena nel lontano 1979 all’età di 5 anni.  Sergio stava giocando con altri bambini davanti casa quando all’improvviso di lui se ne persero le tracce. Il caso subito archiviato come morte accidentale e più volte riaperto nel corso degli anni è stato inoltre tormentato da mille peripezie a partire dalla notifica ricevuta per il mancato svolgimento del servizio di leva per arrivare all’ aprile di quest’anno quando il comune di Montecassiano ha inviato una lettera contenente la tessera elettorale per le imminenti elezioni. Questo a dimostrazione di un’indagine condotta in modo sommario e della scarsa rilevanza rivolta al caso da parte delle istituzioni.

“Il  convegno – ha sottolineato il presidente dell’associazione Giorgia Isidori – è dedicato a tutte le famiglie delle persone scomparse che tendono a chiudersi e rimanere sole, auspicando inoltre un aiuto delle istituzioni per rompere il muro del silenzio a sostegno del nostro motto: Chi dimentica cancella, noi non dimentichiamo.”

Oltre alla scomparsa di Sergio Isidori, ci sono tante altri casi irrisolti come quello di Stefano Caraceni, atleta e amante della musica  scomparso a Macerata nel 1980 all’età di 24 anni quando, dopo la fine della tormentata storia d’amore con la sua fidanzata Emanuela, il ragazzo cadde in un profondo stato di sconforto tanto da convincerlo a far perdere per sempre le proprie tracce; Cameyi la sedicenne bengalese scomparsa nel 2009  ad Ancona mentre stava andando a scuola. La ragazza voleva studiare e vivere all’occidentale, e questo avrebbe creato diverse incomprensioni in famiglia, anche se i parenti respingono questa ipotesi ed infine il caso più recente avvenuto ad Ascoli con la scomparsa di  Vittorio Ciotti un anziano di 69 anni affetto dal morbo di Parkinson, scomparso lo scorso 28 gennaio.

“Siamo soddisfatti e contenti di ospitare il convegno – sottolinea l’assessore Donatella Ferretti –  perché c’è una rilevanza enorme nel tenere alta l’attenzione. Però quando l’attenzione pubblica si spegne, le famiglie rimangono sole e per questo abbiamo istituito nel 2009  il numero verde 116000 per i minori. Quando parliamo di minori e anziani, si tratta di fasce deboli, quella dei minori è più drammatica.”

Impressionanti infine sono i numeri di casi di persone scomparse che devono far riflettere, basti pensare che  dal 1974 al 2010 sono circa 46 le denuncie di scomparsa solo nel territorio ascolano, 312 nelle Marche fra minori, adulti ed anziani, 16 cadaveri non identificati a livello regionale e 9 mila minori scomparsi in tutta Italia.


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