ASCOLI PICENO – Alla fine del saluto della squadra ai tifosi, direttamente dal prato verde del ‘Del Duca’, la conferenza stampa post gara è preceduta da un divertente fuori programma: un’incursione da vero terzino fluidificante di Matteo Ciofani, che, ‘armato’ di spumante, crea panico in sala stampa bagnando tutti i giornalisti presenti.

La squadra, con Di Donato e Faisca in testa, entra tutta insieme in sala stampa, quasi a dimostrazione della compattezza che c’è stata, da sempre, nello spogliatoio.

“Io voglio ricordare un momento – spiega il capitano – relativo allo scorso gennaio, con il mercato appena chiuso: ci siamo fatti una promessa, quella di non considerare tutto quello che accadeva attorno a noi. Chi non ce la faceva, poteva uscire dallo spogliatoio. E’ finita che tutti, uniti, abbiamo deciso di andare avanti fino alla fine. Questo è un gruppo di amici, dove non ci sono sottogruppi e dove tutto si dice a voce alta”. Di Donato, poi, loda l’allenatore, spiegando che non è un semplice motivatore: “Tutti lo descrivono così, ma è riduttivo. E’ uno dei migliori allenatori che io abbia mai avuto in carriera. E’ preparatissimo tatticamente e tecnicamente, oltre che abile a saper leggere le partite. Ha saputo capire al volo la situazione e ha saputo ottenere il massimo da tutti, anche da chi ha giocato meno, che è stato lo stesso decisivo”.

Poi la dedica e i ringraziamenti ai tifosi: “E’ un’unione che si allarga ai tifosi. Sono orgoglioso di avere una tifoseria del genere, fatta da gente intelligente, che ha parlato sempre nei modi opportuni, senza alzare la voce. Qui ad Ascoli c’è tutto per fare bene: a cominciare dai tifosi, da serie A”.

Infine una domanda si leva in sala stampa: “Venite in piazza?”, a cui segue subito la risposta: “Certo, la squadra è anche e soprattutto dei tifosi, con loro, in campo, ci sentivamo in dodici, basti pensare alle rimonte e vittorie giunte alla fine. Ci vediamo in piazza”.


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