ASCOLI PICENO – <em>Martedì pomeriggio, Palazzo dei Capitani, è stato appena firmato il protocollo di intesa fra enti locali, sindacati e Restart sull’area ex Sgl Carbon, si sta tenendo (alle ore 17 l’inizio) un incontro pubblico alla presenza del governatore Gian Mario Spacca e dell’assessore regionale con delega al Piceno, Antonio Canzian.

BREVE SINTESI Di seguito la trascrizione in tempo reale di tutti gli interventi dei presenti, all’insegna del nostro principio di trasparenza e massima conoscenza da parte del lettore. Fra i temi trattati: Unità Pet all’ospedale di Ascoli, futuro del consorzio Piceno Consind, crisi ed enti pubblici “costretti” al rigore per non aumentare il debito pubblico in presenza di un Pil che cresce poco. E ancora, fondi europei, opere pubbliche e Salaria, terza corsia dell’autostrada e fine di ogni nuovo lavoro oltre Porto Sant’Elpidio prima del 2019.

Bruno Bucciarelli, presidente Confindustria Ascoli: “Serve rimodulazione fondi Fas per i progetti Ascoli 21 e rilancio del Porto di San Benedetto. Smuovere il ministero dello Sviluppo Economico per il protocollo di intesa della Val vibrata e Val Tronto con il Governo nato nel 2008, riesumarlo. Poi c’è il tema delicato dell’Irap, chiediamo alla Regione un occhio di riguardo per le aziende Start up o in grave crisi. Poi il problema del Consind, le imprese lo percepiscono come un ulteriore fardello, chiediamo intervento affinché si risolva, non può essere ulteriore ostacolo per chi vuole aprire o per chi fatica per rimanere aperto”.

Luigi Merli, sindaco di Grottammare e neo presidente del Piceno Consind: “Di analisi ce ne sono, anche troppe, un certo tipo di sviluppo qui non tornerà, ma l’industria media ha avuto ruolo determinante, farne a meno completamente è una cosa piuttosto difficile. Ci sono grandi opportunità dallo sviluppo del turismo, del terziario, ma c’è una massa di persone espulse dal mondo del lavoro o che stanno per essere espulse. Bisogna far tornare attrattivo il territorio per gli investimenti. Riguardo al Consind, una volta evitata la liquidazione, con tutto ciò che avrebbe comportato, ora stiamo predisponendo un documento che lancia delle proposte. Occorre rivedere l’ottica secondo cui è solo un fardello, oggi è così ma teniamo presente quanto è stato importante per il territorio al di là di errori di gestione e delle follie degli ultimi tredici anni. Oggi una liquidazione significa caricare sulle spalle degli enti locali un fardello enorme, bisogna invece portare ente a un indebitamento sostenibile per gli enti locali. Penso pure che le sue funzioni erano finite nel 1996. Un’agenzia, che coniughi pubblico e privato, per il rilancio industriale, bisognerà in qualche modo crearla, dalle ceneri del Piceno Consind.
Con le associazioni di categoria, per fare massa critica, questa può essere una funzione nuova. Poi assieme bisognerà, e lo faremo a brevissimo, fare una sintesi per stabilire se le spalle fragili degli enti locali possono sopportare questo fardello. Indubbio che siamo la provincia più a sud. E storicamente il sud qualcosa di meno ha. Quindi serve aiuto della Regione, siamo con le ginocchia piegate”

Giancarlo Collina, segretario provinciale Cgil: “Sbagliato chiudere Piceno Sviluppo, che poteva svolgere bene la funzione di agenzia per attrarre investimenti e progetti. L’assessore Canzian è molto presente per combattere la crisi, ma forse occorrerebbe una presenza della Regione nel Piceno con uffici decentrati. Occorre riprendere l’accordo di programma ValTronto e ValVibrata con il Governo, ci sono situazioni di futuro industriale da definire al più presto, come per la Cartiera Ahlstrom e per la Manuli”

Il sindaco di Ascoli Guido Castelli: “C’è buona collaborazione con Donati e Canzian, Spacca sa benissimo cosa significa la crisi di questo territorio, in questo momento non ci possiamo permettere conflittualità politica per partito preso. Siam un lembo di territorio periferico, soffriamo concorrenza come territorio di confine, come nel caso delle norme sul commercio e sulle ordinanze di chiusura obbligatorio. E poi il nostro modello manifatturiero ha risentito della crisi. Serve l’Unità Pet per l’ospedale, debolezza della sanità pubblica in Abruzzo può essere opportunità per mobilità attiva della nostra sanità pubblica. E senza competizione con San Benedetto.
Sul Consind, credo che quella missione sia esaurita, ma va fatta assolutamente una legge regionale, una cornice normativa per fissare anche le funzioni urbanistiche. Se lo abolissimo, ci sarebbe un vuoto normativo per quell’area. Non so se Spacca lo sa, ma un aspetto determinante è che operano normative che disincentivano imprenditori ad insediarsi, andate a vedere la delibera 31 del Consind, che dice che in caso di frazionamenti degli insediamenti produttivi, l’imprenditore deve pagare oneri aggiuntivi, questo è un problema. Siamo in presenza di una doppia tassa, oneri di urbanizzazione al Comune e oneri aggiuntivi al Consind, pure se un artigiano vuole frazionare un capannone per fare un’attività più piccola.
La cultura, infine. Abbiamo raccolto l’invito dell’assessore regionale Marcolini a tenerci su livelli alti e non nebulizzare gli interventi, cerchiamo di sistematizzare questi sforzi, la grande cultura che compete a un capoluogo non sia sostenuta solo in maniera episodica. Le due orchestre regionali hanno individuato Ascoli come una potenziale sede di una Orchestra del’Adriatico, per dire”.
Ancora Castelli: “In gestazione in Regione una legge che bloccherebbe le varianti al Prg e i nuovi Prg, se scattasse non andremmo avanti neanche con la Carbon. Attenzione”.
poi il sindaco tocca i temi del sociale e del fondo unico, dei soldi che non bastano mai, del patto di stabilità regionale che penalizzerebbe i Comuni che investono. Sulle opere pubbliche, il lotto della Salaria da Favalanciata a Trisungo che aspetterebbe solo di essere finanziato e la terza corsia dell’A14.

Intanto è arrivato il sindaco di San Benedetto Gaspari, applaudito dai presenti per la rielezione.

il presidente Spacca: “Il patto di stabilità è un impegno ventennale con l’Europa per passare debito pubblico da 120 a 60 per cento del Pil. A spesa pubblica costante, aumenti il Pil. Oppure, se Pil non cresce, non c’è altra strada che tagliare la spesa pubblica, ed è quello che sta avvenendo. 40 miliardi di euro all’anno. Prima si espandeva la spesa pubblica, viaggiava l’inflazione, ora non è più discorso nominale, siamo in uno scenario che ci obbliga ad essere virtuosi se vogliamo rimanere in Europa. Un quadro dentro cui ogni ente si trova, dal Governo alle Provincie.
Il Consind, produce ricchezza oppure assorbe solo risorse? Noi abbiamo abolito una serie di enti regionali, ridotto spesa di dieci milioni di euro pur se è poca cosa.
Sulle questioni poste da Castelli. Non ci facciamo illusioni, la terza corsia non si ferma a Pedaso come sarebbe dovuto essere a causa del diniego urbanistico di alcuni Comuni, Porto San Giorgio e Fermo, quindi si ferma a Porto Sant’Elpidio, la questione con Società Autostrade può riprendere solo dal 2019.
Impegno Restart: molto bello il protocollo, buone intenzioni, Polo Tecnologico, restituzione area degradata alla città, ma progetto deve camminare con risorse finanziarie. Funzionerà con fondi europei per innovazione, anche. Lavoriamo per avere a disposizione tutti i fondi Fas 2007/2013. Avviata l’elettrificazione della ferrovia Ascoli-Porto d’Ascoli. Ci sono i fondi per la strada Mezzina. Crediamo che anche alcune opere sulla Salaria si possono realizzare con le economie che l’Anas possiede. Più che in direzione Roma, lavoriamo in direzione Bruxelles, chiediamo fondi europei, per il sistema logistico, per il porto di San Benedetto. È una partita difficile, ma bisogna pensare in grande per richiedere i fondi dall’Europa, abbiamo lanciato l’idea della Macro Regione Adriatica, con il ministro Frattini c’è grande intesa. Il Governo si ê impegnata a realizzarla quando Italia nel 2014 avrà presidenza di turno Ue. Da lì dipenderanno molte progettazioni, soprattutto per i porti. È di lungo termine? !o capisco, ma in questa prospettiva bisogna lavorare così, per i vettori che portano finanziamenti.
Per gli Accordi di Programma: ne abbiamo sottoscritti due, uno per fabrianese uno per Piceno. La Regione le risorse le ha accantonate, serve che dopo due anni e mezzo il Ministero dello Sviluppo metta le sue.
Disoccupazione regionale, 5,7 per cento secondo Istat, ma non abbiamo ancora dati di Ascoli, perchè purtroppo .ISTAT ancora ci dà dato aggregato con Fermo, che è quindi del 7,7 per cento.
Sui fondi di garanzia per le banche, per sostenere liquidità banche su spese correnti e investimenti, stiamo applicando questa misura, l’unica possibile da quando il fondo unico per le attività produttive è stato azzerato. Abbiamo cercato di alleggerire la pressione fiscale, negli ultimi sei anni è diminuita del 46 per cento. Il gettito Irap è sceso di dieci milioni, l’anno scorso l’abbiamo azzerata a imprese che non avendo in precedenza licenziato hanno poi assunto dei giovani. Ma si parla di addizionale regionale Irap, che ê ben poca cosa. Un quinto del totale.
Sulla sanità, vero che la spesa pro capite a San Benedetto è bassa, e che ad Ascoli è alta rispetto a media regionale (1850 euro pro capite, cento in più della media regionale), vogliamo un riequilibrio. Ci impegniamo a farlo, focalizzando l’attenzione su alcune aree. A nord e a sud delle Marche, zone di emigrazione sanitaria, mobilita passiva. Comunque, al pari della Lombardia, quella marchigiana è l’unico sistema sanitario regionale in Italia che ha i conti in ordine, e quindi possiamo fare investimenti. Torrette di Ancona deve essere ospedale di alta specializzazione. Ma non deve continuare a fare le cose, i parti ad esempio, che possono essere fatte negli ospedali piccoli.
Sull’urbanistica, c’è predisposta legge che anticipa nuova legge regionale e prova a rispondere a settore dell’edilizia e al bisogno di riquaulificare città e periferie, vogliamo agevolare con procedure rapide le riqualificazioni estetiche tecnologiche ed energetiche e domotiche, togliendo dalla procedura delle farraginosità. In questo senso diciamo di non occupare nuovo territorio, si riqualifica ciò che esiste, non blocchiamo certo le varianti e i piani regolatori. Non si blocca nulla, si velocizzano le riqualificazioni.
Carbon: unica possibilità è lavorare concretamente tutti assieme per costruire reddito e occupazione. Serve senso di responsabilità e disponibilità al rischio. Altrimenti non si sopravvive. Siamo stati abituati agli ammortizzatori sociali, ma questo ha allargato debito pubblico, è insostenibile per Stato e Regioni. Ci vuole impegno e disponibilità al rischio, questo è il vero modello Marche, che possiamo offrire a una Italia che ha perso la bussola, partendo dal basso e rimboccandosi le maniche.
Unitá Pet a ospedale di Ascoli: impegno assunto e verrà onorato”

Spacca chiude il suo lungo intervento.
Carmine Ruta, dirigente del Servizio Salute della Regione, afferma riguardo alla Unità Pet: “Stiamo investendo attualmente 18 milioni di euro fra San Benedetto ed Ascoli, fra le principali blocco operatorio al Mozzoni e Pronto Soccorso a san Benedetto. Dobbiamo fare integrazione fra i due poli per maggiore efficacia ed efficienza, maggiori risposte, attirare mobilità che già attiriamo. Efficienza vuol dire semplificare, rinunciare a doppie attività ed investire in nuove attività. Sulla Pet, dobbiamo fare analisi costi e benefici.
Per il momento investiremo su una Pet mobile”


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