ASCOLI PICENO –

Servizio video a cura di Maria Josè Fernandez Moreno. Per visualizzarlo, clicca sull’icona rettangolare a destra in basso e attendi il caricamento dello spot pubblicitario

Arriva emozionato e dondolante, immerso nella sua ormai inconfondibile chioma riccia, e apre la conferenza stampa al pianoforte dell’Istituto G. Spontini di Ascoli con le note inconfondibili di  “Secret Love“, pezzo associato alla sua partecipazione pubblicitaria nel lancio della nuova Punto Fiat My Life: è Giovanni Allevi in carne (poca) e  ossa (dure), presente martedì mattina nella sua città per promuovere la tappa ascolana del suo Alien Tour 2011.

L’artista ascolano ormai famoso in tutto il mondo infatti tornerà a valcare le scene locali il prossimo 22 luglio alle 21.30, quando Piazza del Popolo, che l’ha già ospitato nel 2008, si trasformerà nel suo palcoscenico.

“Ho già la pelle d’oca da stamattina, quando ho rimesso piede in città – dichiara Giovanni – perché Ascoli per me è in assoluto una delle città più belle al mondo, ed io sono fiero di essere ascolano: è segno – continua Allevi- di una grande forza d’animo, di una ricerca continua della bellezza che ci circonda, nelle cose che faccio”.

Caparbietà ascolana e una grande passione per la musica, la ricetta che ha trasformato l’artista da “timido, taciturno e solitario ragazzo che non invitavano alle feste” a grande pianista, compositore e direttore d’orchestra, riconosciuto a livelli internazionali. Il suo Alien World tour, “atterrato” nei maggiori teatri d’Italia la scorsa primavera, ha registrato il sold –out in tutte le tappe, toccando anche la California e il Giappone, mentre il disco “Alien”, uscito lo scorso settembre 2010, è già disco d’oro, e disponibile anche in versione limitata, per i fans più incalliti, nella”deluxe edition” con un packaging speciale e un omaggio al notturno op.27 n° 2 di Chopin.

Disponibile, umile e sempre sorridente, Giovanni ha risposto divertendosi alle numerose domande poste dalla stampa, ma anche dai fortunati studenti dell’Istituto Spontini, nel quale il papà, il maestro Nazzareno, è direttore. L’artista ha parlato del suo rapporto con il successo, arrivato improvvisamente ma “non senza sacrifici”. Proprio in merito alle malelingue che lo riguardano infatti, Allevi ha tenuto a precisare che spesso “minano le sue certezze” soprattutto quelle che vogliono associare la sua fama ad una “mera strumentalizzazione di marketing”, e il suo personaggio come “costruito a tavolino”, “ma – come spiega l’artista – il pianoforte e la tecnica non si costruiscono, si studiano, e se al pubblico la mia musica piace, è il più bel risultato che io possa avere”.

Un alieno nel corpo di un umano, il cuore di un bambino nel corpo di un adulto, Giovanni ha compiuto 42 anni lo scorso aprile, ed è da poco diventato papà, evento che l’ha “enormemente influenzato sul piano lavorativo”, poiché ha prodotto il suo ultimo album “fra pappe e pannolini” e ovviamente ha aumentato la sua sensibilità  artistica, anche se non ha ancora avuto modo di scrivere un pezzo dedicato a suo figlio.

Nonostante le numerose tappe del tour, gli impegni e le etichette richieste dallo show business, Giovanni sembra essere intoccabile, una t-shirt con l’elefante, “simbolo di calma”, e il sorriso sempre stampato sulle labbra. Da questo la legittima domanda del sindaco Guido Castelli “ma tu non ti arrabbi mai” lui risponde “non mi posso arrabbiare, al mio primo concerto a Napoli c’erano cinque spettatori, ora che riempio i teatri, anche se faticoso, posso solo essere felice”.

Unica rivalità? Quella con l’oliva fritta: pare infatti che durante una tourneè a Shangai, al pianista sia stato offerto un rifacimento del tipico piatto ascolano, e che lui, rivolgendosi verso il piatto abbia detto: “sei arrivata prima di me”.


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