ASCOLI PICENO – Bellissima nel suo metro e ottanta di altezza la soubrette Monica Riva, di papà italiano e mamma etiope, entra nel mondo della moda e dello spettacolo dopo la partecipazione a Miss Italia nel 2005, in cui arriva fra le 10 finaliste con il titolo di Miss Televolto. Da due anni primadonna del Bagaglino, diretto da Pierfrancesco Pingitore, attualmente madrina e presentatrice della terza stagione di Memoria Viva, cartellone estivo del Teatro Romano di Ascoli, in città ha in programma “delle cose bellissime che per ora non può assolutamente svelare”, come ci dice.

Come sei approdata al Bagaglino?

Ѐ stata una cosa totalmente inaspettata, lo sognavo un ruolo così importante! Sono stata selezionata ai provini come primadonna del Bagaglino dal maestro della Corrida Pintucci, alla presenza in prima fila di Pierfrancesco Pingitore, e da due anni rivesto questo ruolo tanto ambito affiancata da Pippo Franco e Martufello e diretta da Pingitore, persone splendide che mi danno tanto sia professionalmente sia umanamente e dalle quali non posso che imparare. L’unico rammarico è di non essere mai stata in tv con questo spettacolo che, dopo 25 anni, non è più televisivo ma solo teatrale.

L’esperienza a Miss Italia nel 2005 ti ha aperto nuove porte?

Assolutamente si: prima di Miss Italia non avevo mai lavorato come modella né avevo intenzione di entrare nel mondo dello spettacolo, volevo fare la manager ed infatti studiavo e studio economia; poi sono arrivata tra le 10 finaliste con un titolo nazionale, Miss Televolto Lea Foscati, ed ho iniziato a lavorare come modella, a studiare canto, recitazione, presenza scenica e dizione all’Accademia di Roma.

Hai intenzione di utilizzare questa laurea a livello lavorativo?

Mi mancano 3 esami per laurearmi in economia, attualmente con la media del 30, e parlo 5 lingue, inglese, francese, spagnolo e amarico, la lingua ufficiale dell’Etiopia, per cui mi piacerebbe unire le due cose lavorando in ambito economico internazionale.

A proposito di Etiopia, terra di origine di tua madre, ci sei mai stata?

Si, a 17 anni ho vissuto lì con la mia famiglia per 3 mesi ed è stato un grande insegnamento: in un posto in cui persino l’acqua potabile è un lusso, ho imparato a dare il giusto peso alle cose, a capire che i vestiti firmati ed il consumismo in generale sono il superfluo mentre le cose veramente importanti sono altre, per questo quando posso aiuto economicamente i miei parenti in Etiopia.

Rimanendo in tema di superfluo..oltre a quello al seno, pubblicamente ammesso, ti sei sottoposta ad altri interventi di chirurgia estetica?

No, non mi servono! Se in futuro dovessi rompermi il naso o un dito o dovessi in qualche modo averne bisogno lo rifarò. Il ritocchino secondo me si può fare se aiuta a sentirsi meglio con se stessi ma è importante non esagerare perché si tratta pur sempre di interventi chirurgici. Mi sono rifatta il seno perchè volevo tornare ad avere qualcosa che ho perso quando ho iniziato a lavorare nel mondo della moda in cui, nonostante un metro e ottanta di altezza, ti impongono comunque una taglia 38 o massimo 40, tanto che prima di sfilare è consigliabile persino non bere, per avere visi e corpi disidratati e quindi più scheletrici.

Moda e spettacolo dunque. Ed il cinema?

Al cinema ci si può arrivare solo quando hai reale consapevolezza di te stesso e delle tue capacità. Ѐ un passo che voglio fare in futuro – in fondo non ho solo 26 anni – con la giusta maturità professionale, così da rivestire un ruolo da protagonista piuttosto che una particina qualsiasi. E poi bisogna sapere a cosa si va incontro perché , si sa, se un film va male è colpa dell’attore mentre se va bene è merito di tutti..

Accetteresti un ruolo in un film di Tinto Brass?

In molti me lo chiedono, probabilmente per le mie forme giunoniche ma no, in questo momento non accetterei; probabilmente tanti anni fa sarebbe stato diverso ma oggi come oggi il nudo è talmente tanto visto e rivisto in TV, al cinema, sui giornali, che ormai non fa più scena. In futuro se ci saranno proposte valuterò caso per caso ma finora niente calendari né nudi, sono forme di esibizionismo che non mi appartengono.

Eppure al Grande Fratello non eravate tanto vestite…

Ma quello era un gioco..ed era un gioco anche con Siria..e poi sul Grande Fratello non posso esprimermi perché abbiamo penali salate a riguardo. Dico solo che se fosse davvero un “reality” non ci sarebbero 20 autori a scriverne il programma. Non eravamo liberi lì dentro.

Ad onore del gossip, Morgan: capitolo chiuso?

Capitolo chiuso. Le storie iniziano e finiscono, si vivono i propri sentimenti nella naturalezza e nella spontaneità, senza illusioni; poi è nella maturità delle persone continuare in qualche modo a frequentarsi o portare avanti un’amicizia anche dopo la fine di un rapporto. Sicuramente mi ha ferito quello che ha dichiarato alla stampa ma non è sempre vero ciò che si legge sui giornali e comunque lui quella frase non l’ha né confermata né smentita..magari era solo una battuta. Ha un carattere molto particolare ma non è una persona cattiva.


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