ASCOLI PICENO – E’ un’analisi dura, e non poteva essere altrimenti, quella affrontata durante l’Assemblea Generale di Confidustria tenutasi mercoledì pomeriggio ad Ascoli e alla quale hanno partecipato tra gli altri la presidente nazionale Emma Marcegaglia, il direttore de “Il sole 24 ore” Roberto Napoletano, il segretario nazionale della Cisl Raffaele Bonanni, il presidente della sezione locale di Confindustria Bruno Bucciarelli e il vescovo di Pesaro Monsignor Piero Coccia.

Un incontro dal titolo “Condivisione dei valori etici per il rilancio e lo sviluppo: la riscoperta del bene comune”, durante il quale è stato dato spazio ai grandi temi di interesse nazionale ma pure non sono mancate riflessioni sulla, a dir poco, delicata situazione economica che sta attraversando  il territorio piceno.

Per la Marcegaglia è assurdo che ci sia un patto sottoscritto tra Marche e Abruzzo come il protocollo Valtronto- Valvibrata “che nonostante sia già stato approvato non venga finanziato”. In questo senso la presidente di Confindustria ha assicurato l’impegno dell’associazione per cercare di sbloccare questa situazione in favore del Piceno. Piceno che però, come il resto delle Marche, presenta anche grosse carenze infrastrutturali, e questo già di per sè rappresenta un forte sbarramento per lo sviluppo.

A rendere bene l’idea sulla situazione del territorio ci ha pensato Bucciarelli presentando una serie di numeri, uno su tutti quello relativo al tasso di disoccupazione che se nella media nazionale si attesta al 7, 8 %, nel Piceno supera l’11%.

Per Napoletano la crisi del territorio è iniziata con la fine del programma relativo alla Cassa del Mezzogiorno, che fino ad allora aveva rappresentato un fortunato modello di sviluppo economico e occupazionale, mentre è spietata l’analisi di Bonanni: “dobbiamo rendere più attrattive le Marche e il Piceno perchè attualmente le aziende non ci investono“.

Infine  Monsignor Coccia ha voluto ricordare l’importanza dei valori etici nel mondo del lavoro, “che non deve dimenticare la centralità dell’individuo”.

Al suo arrivo Emma Marcegaglia era  stata accolta all’esterno del teatro Ventidio Basso da un gruppo di manifestanti di Rifondazione Comunista, polemici per  l’accordo sottoscritto da Confindustria con i sindacati confederali Cisl, Cgil e Uil, che escluderebbe dalle trattative le altre sigle, comprese Ugl e Usb.


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