GROSSETO – Se n’è andato improvvisamente a 51 anni Andrea Pazzagli, stroncato da un infarto. L’ex portiere dell’Ascoli si è sentito male nella mattinata di domenica, mentre si trovava in vacanza con la famiglia a Punta Ala, in provincia di Grosseto.

Cresciuto nella Primavera della Fiorentina, Pazzagli si mise in luce nel Perugia per poi approdare in bianconero nel 1986, dove vi rimase per tre anni. Collezionò nelle Marche ben 96 presenze, prima di passare al Milan di Arrigo Sacchi. Qui ricoprì il ruolo di secondo di Giovanni Galli, ma contribuì ugualmente tra il 1989 ed il 1991 a conquistare una Coppa dei Campioni, una Supercoppa Italiana, due Supercoppe Europee e due Coppe Intercontinentali. Fu titolare a Tokio nel 1990 nella finale contro l’Olimpia Asuncion, vinta per 3 a 0. Successivamente giocò anche con Bologna e Prato, con cui chiuse la carriera nel 1996.

Appesi i guanti al chiodo, è stato prima allenatore dei portieri di Milan e Fiorentina e poi, nel 2001, è entrato nello staff azzurro, dove ha ricoperto il medesimo incarico per le nazionali under 16-17-18-19. Contemporaneamente, aveva intrapreso una carriera musicale, con due album all’attivo. Il secondo disco, intitolato “Spero che esistano gli angeli” era stato addirittura premiato per i suoi contenuti da Mogol.

Pazzagli lascia la moglie e tre figli, il più piccolo di 8 anni.


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