ASCOLI PICENO – Atterraggio in elicottero stamattina alle 10.30 per Maria Grazia Cucinotta al Wild Ascoli, l’esposizione di animali in programma dal 5 al 7 agosto nel giardino di palazzo Colucci, in Corso Vittorio Emanuele.

La manifestazione, aperta fino al 7 agosto dalle 9.00 a mezzanotte, vanta circa 150 animali tra pappagalli, rapaci, mammiferi, anfibi, rettili e aracnidi e prevede stand gastronomici ed intrattenimenti di vario tipo.

La Cucinotta, moglie di Giulio Violati e mamma di Giulia, già stata più volte ad Ascoli ma “in veste informale e non ufficiale”, come ha dichiarato all’inaugurazione dell’evento, inizia la sua carriera come modella per poi approdare al mondo del cinema e della tv come attrice ed ora anche produttrice. Nota per la sua partecipazione al film italiano Il Postino con Massimo Troisi e per la comparsa nel film James Bond Agente 007 – Il mondo non basta, ha in programma un cortometraggio che presenterà il prossimo settembre alla 68ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

Come prosegue la tua attività di produttrice?

Ѐ una crescita continua e soprattutto, nonostante la fatica, riserva grande soddisfazione perché da un’idea riesci a tirare fuori una realtà e quindi a realizzare il sogno di tante persone. Attualmente sto lavorando alla produzione di un cortometraggio, Il Maestro, che presenterò il 2 settembre a Venezia: è un nuovo passo, una nuova crescita ed ora vediamo come reagirà il pubblico. Mi metto alla prova con questo corto che narra la storia di un insegnante, tema bellissimo, ed incrocio le dita perché ho paura! Inoltre ho avuto la fortuna di lavorare con un grande attore, Renato Scarpa, che mi aveva presa a battesimo nel Postino ed adesso lo fa come regista quindi ne sono felice.

Perché hai accettato il ruolo di madrina del Wild Ascoli?

Perché attraverso questa mostra ritorni bambina e scopri le meraviglie della natura. Si corre dalla mattina alla sera, da un aereo all’altro, e così si dimenticano le cose belle della vita. Oggi siamo sempre davanti a computer ed i bambini hanno perso il contatto con la natura quindi un’iniziativa del genere è bella perché da l’opportunità ai giovani di non dimenticarsi che esistono le cose vere.

Come è stato girare Il rito?

Ho accettato quell’invito solo per lavorare con Anthony Hopkins perché è un grande e perché mi divertiva, non avevo mai fatto un horror e non è proprio il mio tipo di film; in questa occasione poi ho conosciuto un’attrice italiana fantastica che è Marta Gastini, coprotagonista, e ci siamo ripromesse di continuare a lavorare ed aiutare i giovani talenti ad emergere.

Come proteggi il tuo diritto alla riservatezza nonostante tu appartenga all’ambiente dello spettacolo e quindi del gossip?

Perché questo ambiente lo frequento poco, solo quando lavoro, poi nella vita reale scelgo gli amici veri che proteggono me e la mia bambina ed è lei che in questo momento deve sentirsi protagonista e quindi cerchiamo sempre di andare in posti in cui non viene sopraffatta dalla mia notorietà perché comunque non è facile essere la figlia di un’attrice ed un bambino deve essere tutelato da tutto questo, quando sei piccolo non capisci perché io sono importante per la mia notorietà per cui devi farle capire che lei è importante perché è lei, che siamo importanti per quello che siamo, non per quello che poi diventiamo, devi cercare di proteggerla da tutto questo. Ho fatto delle scelte ben precise penalizzando anche un po’ la carriera da questo punto di vista ma preferisco avere una figlia felice piuttosto che un film in più sul curriculum.

Cerchi di insegnarle i valori importanti o lasci che sia lei pian piano a scoprirli?

Io sono come erano i miei genitori, non ho bisogno di insegnarle più di tanto, si deve solo cercare di starle vicino e di far si che lei scelga le cose giuste, senza imporle ma facendole notare le cose belle e le cose brutte.


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