ASCOLI PICENO – L’ultima discendente della nobile famiglia ascolana degli Sgariglia è morta ieri, lunedì 26 settembre, nella sua villa di Grottammare, dove trascorreva gran parte dell’anno.

La marchesa Armida Sgariglia, ultima discendente di Giovanni Sgariglia che agli inizi del secolo scorso lasciò l’intero patrimonio familiare ad un’istituenda fondazione, che avrebbe dovuto provvedere agli artigiani anziani poveri di Ascoli Piceno.

Del lascito testamentario facevano parte il complesso di villa Sgariglia a Campolungo e la casina Sgariglia a Piagge.

La storia di questa antica famiglia ascolana si intreccia con quella della nostra città.

Alla morte dell’ultimo rampollo degli Sgariglia tutti i beni immobili, case, palazzi e terre furono infatti donati alla Congregazione di carità di Ascoli Piceno, la quale con le modeste rendite dell’epoca doveva mantenere in vita le varie Opere Pie: ospedale, ricovero, orfanotrofio, Opera Pia Sgariglia. ecc…

Quando l’ente congregazione di Carità venne soppresso, furono istituiti gli Istituti riuniti di cura e ricovero che gestirono questo grande patrimonio fino al 1983 quando gli Ircr furono soppressi e tutti i beni immobili degli Sgariglia: ville, case, terre furono ceduti al Comune di Ascoli Piceno.

Oggi restano due meravigliosi palazzi degli Sgariglia: uno nella frazione di Piagge e l’altro a Campolungo, ristrutturati ed adibiti a ristoranti ed alberghi. Essi non solo aumentano le possibilità ricettive di Ascoli Piceno ma offrono ai turisti anche le bellezze architettoniche settecentesche e quelle paesaggistiche.

La marchesa Armida viveva a Roma dove aveva sposato il professor Antonio Cangrini, noto oncologo del policlinico Gemelli e che aveva fatto parte dell’equipe che ebbe in cura il papa Giovanni XXII.

Stamattina,  martedì 27 settembre alle 11.00 i funerali a S. Benedetto del Tronto quindi la salma verrà tumulata nella cappellina di famiglia nel cimitero di Ascoli Piceno.


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