ASCOLI PICENO – “La seduta odierna del consiglio regionale è stata definita da più parti tumultuosa. Il comportamento inasprito dei lavoratori della Fincantieri è stato un triste esempio di come una istituzione pubblica non vada rispettata”: Adriano Cardogna, consigliere regionale dei Verdi, interviene con una nota a conclusione dei lavori del consiglio regionale per esprimere la sua amarezza nei confronti di atti e parole lesive della dignità di una assemblea democraticamente eletta e quindi rappresentativa di una intera comunità.

“Per quanto ritengo giuste e comprensibili le istanze, le paure e le tensioni che i lavoratori della Fincantieri stanno vivendo – prosegue Cardogna – non credo sia giusto un comportamento che lede il rispetto della massima istituzione regionale che al pari delle altre della Repubblica è garante dello Stato di diritto. Se le persone hanno il sacrosanto diritto di manifestare hanno anche il diritto di rispettare chi quei diritti rappresenta e difende costantemente perché chiamato a farlo da tutti i cittadini. La situazione poi che si è creata oggi in aula è incomprensibile perché ha visto irrompere persone che non hanno chiesto in precedenza un incontro, che senza ombra di dubbio si sarebbe concesso per chiedere un impegno da parte della Regione che su questa vicenda c’è stato sino ad oggi e che ci sarà ancora perché il lavoro è tra gli obiettivi più importanti che il governo regionale sta portando avanti da anni. Appare oltremodo incomprensibile quando tutti i capi gruppo presenti in consiglio stabiliscono di presentare una mozione a sostegno della vertenza, proprio come è stato richiesto, i lavoratori non consentono proprio a chi sta operando per loro, di parlare. Questo oltre a non essere giusto non è logico. E’ come darsi la zappa sui piedi bloccando un’azione a proprio favore che così è stata solamente rimandata”

”Occorre operare tutti insieme – conclude Cardogna – lavoratori e istituzioni per raggiungere un obiettivo. Il momento è grave, la nostra regione non ne è immune da una crisi che colpisce tutti. L’assemblea legislativa che rappresenta questi tutti è un pilastro dello Stato che opera per il bene della comunità che l’ha eletta, non per altro. Va quindi rispettata se non vogliamo rinunciare a raggiungere gli obiettivi comuni e soprattutto alla nostra democrazia.”


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