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ASCOLI PICENO – “Qualche commerciante sabato 17 ha esagerato con l’occupazione del suolo pubblico: dobbiamo apportare modifiche più severe nel regolamento comunale” scriveva la scorsa settimana sulla sua bacheca di Facebook il sindaco di Ascoli Guido Castelli, seguito da altri commenti inerenti. Enzo Accorsi, uno dei soci del Lorenz Cafè, fra i locali di Piazza del Popolo, risponde così alle implicite accuse.

Cosa pensa riguardo quanto è stato scritto?
“Che quando aumentiamo il numero dei tavoli è tutto pagato, che prima di fare critiche le persone dovrebbero andare al Comune a lamentarsi, che sono altri i locali, di cui per correttezza non faccio i nomi, che da anni occupano il suolo pubblico senza pagare, che qui dentro, infine, noi diamo da mangiare a 35 persone, regolarmente assunte”.

É capitato altre volte di aggiungere tavoli all’esterno, oltrepassando il limite di spazio consentito?
“Sarà anche capitato, ad esempio nei giorni di pioggia, di mettere qualche tavolo in più ma parliamo di episodi sporadici e comunque più di tanto neanche ci possiamo allargare perché lo spazio è quello che è e soprattutto… abbiamo preso e pagato multe in queste circostanze”.

Castelli ha esagerato a scrivere un commento simile sulla sua bacheca di Facebook?
“Castelli ha fatto bene a scrivere quello che ha scritto perché la legge va rispettata ma sarebbe bene venisse rispettata da tutti, non solo da noi: intendo dire che se tutto funzionasse sarebbe dovuto intervenire qualcuno a farci spostare i tavoli in quella circostanza e comunque dove sono i vigili quando alle 2 di notte la gente ubriaca e rissosa si aggira per il centro infastidendo gli altri?”

Cosa risponde a Francesco Ameli del Pd (“Vorrei che ci fossero un po’ più di controlli riguardo quella che è la mancata consegna dello scontrino a chi si reca nei bar”)?
“Noi gli scontrini li facciamo sempre, controllassero piuttosto gli altri locali. Le ispezioni vanno fatte perché la legge va rispettata”.

Ritiene che tutto ciò sia frutto dell’invidia di altri?
“Ovviamente c’è di mezzo l’invidia di chi ha fastidio che gli affari ci vadano bene. Tutti pronti a parlare ma nessuno si preoccupa di sottolineare che molte persone dipendono da questa attività e sono tutte assolutamente in regola, inclusi due extracomunitari”.

Gli eventi della scorsa estate in Piazza del Popolo hanno danneggiato o favorito il Lorenz Cafè?
“Sono stati un grande svantaggio per noi: quando la piazza viene chiusa al pubblico e dunque i tavolini devono essere tolti noi perdiamo tanto. Siamo contenti che la città offra divertimenti e manifestazioni ma la piazza deve restare aperta per dare a tutti la possibilità di lavorare”.

Cosa proponete per migliorare l’attività commerciale ascolana?
“Abbiamo creato l’associazione “Ascoli in centro”, di cui quest’anno è presidente il mio socio Primo Valenti, per questo scopo: pensiamo che i commercianti ascolani unendosi possano aumentare le possibilità di sviluppo della città e del commercio. Le idee sono tante, dalla promozione del territorio attraverso la vendita di souvenir, gadget e cartoline, alla necessità per il personale dei punti vendita di apprendere la lingua inglese, indispensabile all’accoglienza turistica, alla realizzazione di un risciò che dalla stazione conduca le persone in centro”.


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