ASCOLI PICENO – Le vicende che hanno accompagnato la manifestazione degli “indignati” del 15 ottobre a Roma stanno provocando notevoli discussioni, ovviamente. Ci piace per questo pubblicare due interventi di due giovani politici ascolani, Francesco Ameli del Partito Democratico e Marco Fioravanti del Pdl, e metterli a confronto. Anche perché a volte gli steccati mentali provocano divisioni laddove non ci sarebbero (sia Fioravanti che Ameli criticano il modello della globalizzazione…).
Di seguito la nota di Marco Fioravanti. Qui puoi leggere l’intervento di Francesco Ameli. Entrambi sono riportati in maniera integrale.


Quello che abbiamo visto nelle piazze della Capitale sono immagini avvilenti che fanno salire la rabbia a noi veri indignati, giovani, uomini e donne precari che invece di sballarsi e ballare nelle piazze protestando contro tutto e tutti, cercano nel silenzio di lavorare per costruire un nuovo modello di società, portando avanti i propri valori e ideali di equità sociale, di rispetto dell’ambiente, di volontariato come mezzo per una cultura antiglobalizzazione che massimizza profitti senza il rispetto dei diritti umani, dello sport come promozione di aggregazione e valori. Questo nostro modo di essere non lo manifestiamo incendiando auto di persone che come noi fanno fatica a reagire alla trasformazione economica, ma attraverso le azioni quotidiane.

Quello che è successo ieri a Roma è la fotografia dell’Italia che non reagisce, un gruppo di persone mossi da Cgil e politici opportunisti della situazione economica a discapito dei cittadini in difficoltà, utilizzati come merce politica ed un gruppo di violenti sconvolti dei centri sociali che non avendo voglia di scarificio cercando di esaltare il loro sballo attraverso azioni di violenza, a discapito della popolazione reale e a discapito dei moltissimi giovani e meno giovani che si sono recati a Roma mossi dalla propria coscienza per manifestare pacificamente il proprio diritto al futuro.

Noi che stiamo cercando in modo difficoltoso di costruire nel silenzio una nuova classe politica, Indignamoci davvero contro l’Italia finta mossa dall’alto, contro chi cerca di distruggere la nostra Italia e la nostra forza e contro una politica che non riesce più a comprendere le reali esigenze della società che è in continua evoluzione e che ha bisogno di forze fresche dinamiche, capaci di comprendere la trasformazione economica e sociale, ma in modo costruttivo e coraggioso che contraddistingue il nostro modo di azione.

Non ci piegheremo di fronte ai delinquenti e ai politici che li alimentano per i propri scopi di Palazzo.

Fate largo all’Italia che avanza!


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