ANCONA – “Stiamo attraversando una fase di grande difficoltà che riguarda tutto il Paese. Siamo ancora sotto la lente dell’Unione europea e nel vertice di domenica a Bruxelles è stato esplicitamente richiesto a tutte le istituzioni italiane uno sforzo per rafforzare la coesione ed affrontare la crisi. La Regione Marche, in questo scenario, ha ritenuto di dover fare la propria parte, adottando questo provvedimento in favore di cittadini ed imprese”: Così il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, rivendica la bontà del patto di stabilità regionale in Consiglio Regionale, la mattina del 25 ottobre.

In merito alla rinuncia della capacità di spesa regionale a favore di Comuni e Province, questi potranno beneficiare così di 90 milioni di euro.

Beneficiari del provvedimento saranno tutti e 72 i Comuni interessati dal patto di stabilità (quelli cioè sopra i 5 mila abitanti) ad eccezione di quelli che hanno presentato richiesta in ritardo sulla base della normativa nazionale.

“Grazie a questo provvedimento – ha sottolineato Spacca – consentiamo a Comuni e Province di corrispondere al 60% dei loro bisogni, rendendo disponibili 90 milioni di euro sui 150 (58 per le Province, 94 per i Comuni) che rappresentano il totale delle loro necessità, di realizzare nuove opere nei loro territori e di pagare le imprese che ne hanno già costruite. Tutto questo non sarebbe altrimenti possibile visto che su di essi pende la spada di Damocle dei vincoli stringenti del patto di stabilità nazionale. Comuni e Province – ha concluso Spacca – avevano formulato ripetutamente una richiesta in tal senso. Il patto di stabilità regionale è un atto di solidarietà, molto oneroso per la Regione ma particolarmente utile per la comunità marchigiana di cui ci auguriamo che sindaci e Province comprendano l’importanza”.


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