ASCOLI PICENO – “Le Marche, in seno alla conferenza delle Regioni, sostengono con determinazione l’abolizione dei vitalizi. La soluzione che, all’unanimità, abbiamo assunto oggi è perfettamente in linea con gli indirizzi della nostra Regione”: così commenta il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, sulla decisione assunta oggi giovedì 27 ottobre dalla conferenza dei presidenti per l’eliminazione dei vitalizi.
“Le Marche – dice – sono già ‘dentro’ la linea che oggi è stata approvata in Conferenza. Il Consiglio regionale delle Marche, infatti, con un voto unanime ha determinato le condizioni perché con un atto volontario i consiglieri possano sospendere immediatamente il proprio vitalizio“: in altre parole il vitalizio resta ai consiglieri, a meno che questi n0n vi rinuncino espressamente. Qualcuno per la verità lo sta facendo, mentre altri si stanno opponendo. Come riferisce l’Ansa, “il vice presidente dell’Assemblea legislativa Giacomo Bugaro (Pdl) è stato il primo consigliere regionale a formalizzare la rinuncia al vitalizio. Annunciata anche da Dino Latini (Api), per il quale ”sarebbe meglio tagliare le indennità e non i vitalizi” e Giovanni Zinni (Pdl), contrario al taglio delle indennità. Giancarlo D’Anna, paladino dell’abolizione, prevede ”contenziosi”: con la restituzione delle trattenute che può essere richiesta da ex consiglieri ora parlamentari o pensionandi”.
“Ci auguriamo che l’esempio delle Regioni, e di alcune in particolare come la nostra, che da tempo si sono sottoposte a un percorso di forte autoriforma, venga seguito anche dall’amministrazione centrale dello Stato. Già a partire dallo scorso anno – conclude – la giunta regionale delle Marche ha avviato una seria ed efficace azione di contenimento dei costi, tagliando enti e cda, riducendo il numero dei dirigenti, eliminando società strumentali, abolendo le auto blu, diminuendo fortemente il ricorso alle consulenze, per trasferire risorse dalla burocrazia ai servizi per i cittadini. Un’opera che vogliamo proseguire con decisione”.
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Volontario? Mi sembra una barzelletta!
Adesso vediamo un pò chi aderirà volontariamente alla rinuncia..!!Voglio farmi due risate!! Direttore, ci informi se aderiscono pure i nostri due rappresentanti…Ah,ah,ah!
Sì perché approfondiremo ancora di più la questione. Comunque parte dalla prossima legislatura. Mica fessi!
Leggevo di Perazzoli che non è favorevole perchè nell’immediato la Regione si troverebbe di fronte a maggiori spese. Solo nel lungo termine ci si guadagnerebbe. Questo perchè se scompare il vitalizio, i consiglieri si prendono lo stipendio pieno, non devono più versare i contributi al fondo regionale per le pensioni.
Comunque sono circa 150 i consiglieri ed ex consiglieri regionali. La loro pensione costa alla Regione circa 4 milioni di euro all’anno (i contributi versati durante il mandato non coprono neanche la metà della pensione).
Non è una scusa che regge!
Hanno preso la scusa perchè (dicono loro!) i consiglieri che rinunciano avrebbero preteso la restituzione dei contributi versati fino ad ora tutti in un colpo mettendo in difficoltà la cassa della regione!
E allora bastava che disponessero la restituzione di questi contributi diluita nel tempo!
D’altronde nel frattempo non è che fanno la fame perchè non stanno lì per 700 euro al mese!
Caro Perazzoli,inventane un’altra più convincente!
Tranquilli! Notizia fresca fresca: Rinuncia ai vitalizi, STOP DAL PD!!
Il capogruppo Ricci:bloccheremo tutto!
E poi devi pure starli a sentire quando parlano di tagli ai servizi perchè il governo ci dà di meno!
Ma va là!
Comunque una buona notizia per i nostri rappresentanti:vuoi vedere che adesso diranno che, se si faceva, sarebbero stati favorevoli alla rinuncia anche loro?
Sono francamente imbarazzanti. Invito questo giornale a fare una “guerra” su questo punto. Perchè nessun Ente in Italia ci costa come la Regione. Sono dei veri e propri parlamentari, con stipendi e pensioni d’oro. O riducono il costo e i loro privilegi, oppure sono i primi destinati a sloggiare, prima delle Province che costano 1/10.