ANCONA – Aumentare le risorse che il Governo intende stanziare per l’alluvione delle Marche da 12 ad almeno 40 milioni di euro. E’ quanto ha chiesto la Regione alla Protezione civile nazionale, con cui sta collaborando alla stesura dello schema del provvedimento da presentare al ministero dell’Economia per ottenere i fondi statali destinati al ripristino dei danni causati dall’alluvione del marzo 2011.

Nella bozza di ordinanza, il Dipartimento di Protezione civile nazionale ha infatti indicato fino ad oggi, quale stanziamento per gli eventi alluvionali a carico dello Stato, la somma di soli 12 milioni di euro, pari all’importo che la Regione mette a disposizione tramite il ricorso all’unica strada percorribile che è quella dei tributi e della fiscalità. Una cifra, quella a carico dello Stato, che la Regione giudica insufficiente e che chiede quindi di incrementare fino ad almeno 40 milioni di euro.

I fondi necessari per la sola somma urgenza, vale a dire per risarcire i Comuni e le Province che hanno già finanziato gli interventi dell’emergenza, e per il ripristino delle attività imprenditoriali interrotte dall’alluvione – spiega il presidente della Regione, Gian Mario Spacca ammontano a 80 milioni di euro. I 12 milioni che ora lo Stato ci vuole dare, sono dunque assolutamente insufficienti anche solo per i lavori di somma urgenza”.

Come previsto dalle disposizioni del decreto Milleproroghe, la Giunta regionale ha provveduto a reperire le somme nel proprio bilancio, stabilendo un aumento di 5 centesimi dell’accisa regionale sulla benzina, a partire dal primo gennaio 2012.

“Ora lo Stato – sottolinea Spacca – deve compartecipare con risorse proprie adeguate, così come è stato fatto per calamità che hanno colpito altre regioni. Poiché continuiamo a registrare ingiustificate penalizzazioni nei confronti della comunità regionale, si comincia a porsi nei cittadini un problema di adeguata rappresentanza delle Marche nelle istituzioni centrali dello Stato”.


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