ASCOLI PICENO – Di seguito la proposta di acquisto dell’Ascoli Calcio indirizzata dall’imprenditore farmaceutico Francesco Bellini alla famiglia Benigni lo scorso giugno. Essendo scaduto il patto di riservatezza, il cavalier Bellini ha ritenuto rendere pubblico il documento, articolato in una duplice proposta effettuata tramite l’avvocato Maria Cristina Celani.

Si tratta di una proposta economica articolata in cinque pagine, di cui vengono omesse le prime tre, contenenti dati sensibili della società calcistica, che Bellini non intende in alcun modo divulgare, ma di cui viene di seguito riportato il testo letterale delle due proposte alternative formalizzate e sottoscritte dal proponente.

“…Omissis…

A mio avviso, l’Operazione potrebbe essere perfezionata in una delle seguenti alternative:
Prima Alternativa
Acquisto da parte dei Potenziali Acquirenti, per il tramite di società di nuova costituzione da essi integralmente posseduta (la “Newco”), dell’Azienda (come infra definita) facente capo alla Società, al prezzo di euro 10.000.000 (diecimilioni).
Con il termine Azienda intendiamo il complesso dei seguenti beni e diritti:
– il marchio, e il diritto a disputare il campionato di Serie B;
– i diritti all’utilizzazione delle prestazioni dei calciatori, sia della prima squadra, sia delle giovanili;
– gli accordi di compartecipazione in essere;
– i contratti di lavoro dipendente in essere;
– i contratti di locazione di tutte le strutture attualmente utilizzate dalla Società, incluso ovviamente il contratto con il Comune relativo allo stadio, ma escluso il credito verso il Comune per euro omissis, che resterebbe nella titolarità della Società;
– tutti gli altri contratti attivi e passivi riferibili all’Azienda;
– le immobilizzazioni materiali.

Tutti i crediti e i debiti (diversi dai crediti e debiti per compartecipazioni) dovrebbero esclusi dal perimetro dell’Operazione, e restare in capo alla Società, con esclusione, in forme tecniche accettabili per i Potenziali Acquirenti, di qualsiasi coobbligazione dei Potenziali Acquirenti e/o della Newco per quanto riguarda i debiti della Società.
Questa Prima Alternativa è preferibile, in quanto ci consentirebbe di completare l’Operazione senza doverci preoccupare di complesse valutazioni quanto alla reale consistenza dei crediti e dell’indebitamento. Comprendiamo tuttavia come la Prima Alternativa possa presentare notevoli difficoltà tecniche, nei rapporti con la FIGC ed i creditori, e per questo motivo abbiamo formulato anche la seguente:

Seconda Alternativa.
Sottoscrizione da parte dei Potenziali Acquirenti di un aumento di capitale a pagamento nella Società, da versarsi immediatamente per cassa, per l’importo di euro 6.000.000 (seimilioni) con attribuzione ai Potenziali Acquirenti del 100% del capitale della Società, e contestuale liberazione degli attuali soci della Società da qualsiasi obbligazione di garanzia in essere. Ciò subordinatamente al verificarsi, prima della sottoscrizione dell’aumento di capitale, delle seguenti condizioni:
a) rinuncia da parte dei soci attuali, in conto copertura perdite, ai finanziamenti effettuati alla Società per circa euro 2,7 milioni;
b) sottoscrizione di un accordo con le banche creditrici per una rateizzazione a medio termine del 50% del debito in essere, a tasso di mercato, con contestuale remissione del residuo 50% del debito;
c) sottoscrizione di accordi con l’Agenzia delle Entrate e gli Enti Previdenziali per la rateizzazione dell’intero debito fiscale e contributivo della Società;
d) formale riconoscimento da parte del Comune di Ascoli del debito di circa euro …omissis…, con rinuncia alla controversia in corso e impegno del Comune al pagamento in un termine certo, da negoziare;
e) ottenimento di adeguate garanzie degli attuali soci della Società in merito all’inesistenza di debiti della Società non rappresentati nelle scritture contabili.

La presente è una mera manifestazione di interesse, e non comporta l’assunzione da parte dei Potenziali Acquirenti dell’obbligo di realizzare l’Operazione; ciò posto, confermiamo la nostra piena disponibilità ad iniziare immediatamente in buona fede la negoziazione dei necessari documenti contrattuali con l’obiettivo di addivenire, se ne sussisteranno le condizioni, ad una conclusione dell’Operazione nei primi giorni di luglio. In casi normali, il perfezionamento di una operazione di tale natura richiederebbe una accurata due diligence e la prestazione da parte degli attuali soci della Società delle usuali garanzie sulla consistenza dell’attivo e del passivo; comprendiamo come, nel caso di specie, ciò non sia possibile, e ci auguriamo che Voi comprendiate come tale impossibilità aumenti il livello di rischio per i Potenziali Acquirenti, influenzando negativamente il valore dell’Operazione. Nell’attesa di un Vostro riscontro, che Vi prego di inviare a mezzo di consegna di una busta chiusa all’avv. Maria Cristina Celani con studio in Ascoli Piceno, Via dei Sabini n. 28, porgo i miei più cordiali saluti.
Montreal-Ascoli Piceno, li 22 giugno 2011.
Firmato: Francesco Bellini“.

Alla predetta proposta, solo su espresso sollecito del legale di Bellini, in data 29 giugno, l’Ascoli Calcio ha risposto con un documento denominato “promemoria”, costituito da 7 righe, privo di firma e timbro. Il dottor Bellini, pur non ritenendo opportuno diffondere la risposta della Società, la invita a renderne pubblico il contenuto, a favore di una maggiore trasparenza dei termini dell’operazione. Dal ricevimento del documento dell’Ascoli Calcio, essendo risultata palese una lontananza incolmabile tra le parti, si è interrotta ogni trattativa. Dalla comunicazione di chiusura consegnata al Presidente Benigni in data 30.06.2011, di seguito riportata, si evince lo spirito che aveva mosso l’imprenditore a manifestare il suo interesse nei confronti della squadra bianconera:
“Egregio signor Benigni,
faccio seguito alla mia del 22 giugno scorso (la quale prima di oggi non ha avuto alcun riscontro da parte Sua, nonostante i numerosi solleciti) alle successive conversazioni (fra ieri ed oggi) con l’avv. Celani ed il dott. Tamburini, e da ultimo al pro-memoria consegnato poco fa dal rag. Manocchio all’avv. Celani, e rilevo che non sussistono le condizioni per procedere in una trattativa. È mia opinione, peraltro chiaramente manifestata nella mia del 22 giugno, che l’ingresso di nuovi soci, con ingenti capitali, nella compagine sociale dell’Ascoli Calcio, possa avvenire solo previa sistemazione da parte dell’attuale compagine sociale di parte delle gravi problematiche (finanziarie e di bilancio) dalle quali Ascoli Calcio è ad oggi afflitta.
Ecco perchè ipotizzavo due soluzioni alternative, ovvero:
L’acquisto delle attività (senza crediti nè debiti) per euro 10.000.000 cash;
L’acquisto del 100% del capitale attraverso un aumento di capitale di euro 6.000.000 cash, previa sistemazione di alcune partite creditorie e debitorie, nei termini indicati nella mia del 22 giugno, alla quale rinvio.
Dal pro-memoria inviatomi, desumo che non solo non vi è disponibilità da parte degli attuali soci a promuovere accordi con il Comune e alcuni debitori nei termini da me suggeriti, ma nemmeno disponibilità a rinunciare ai finanziamenti concessi dal socio Omissis (in quanto contenenti informazioni relative alla Società che si ritiene doveroso mantenere riservate).
A queste condizioni, l’operazione non è a mio avviso praticabile. So bene che nel calcio non si investe per guadagno, ma per passione, ed è per passione che sarei stato disposto ad un apporto di euro 10 milioni senza alcuna prospettiva di reddito; non sono però disposto ad investire analoga cifra per sistemare (temo, nemmeno integralmente) debiti pregressi, dovendo poi provvedere con ulteriori nuovi capitali al necessario rafforzamento della squadra.
Vi auguro sinceramente di trovare una soluzione conforme alle Vostre attese, nell’interesse della società e Vostro.
Cordiali saluti
Firmato: Francesco Bellini”.


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