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ASCOLI PICENO – Si sono radunati stamattina, 17 novembre, davanti alla stazione di Ascoli gli studenti delle scuole superiori di Ascoli e San Benedetto, nella giornata mondiale del “diritto allo studio”, per manifestare il disagio di chi si sente depredato del diritto fondamentale allo studio e chiede interventi immediati di risanamento al neoministro dell’Istruzione, Francesco Profumo.

Non erano in tanti, forse un centinaio, ma sono sembrati molto consapevoli e determinati a portare avanti la loro protesta contro un sistema scolastico che ritengono carente da troppi punti di vista.

Il loro slogan è “Vogliamo e chiediamo un mondo all’altezza dei nostri sogni” e il comunicato stampa divulgato dalle associazioni Rete degli studenti medi, La Fenice e Robin Hood, descrive un progetto ambizioso ma concreto: “Di fronte all’imponente crisi economica che stiamo vivendo è necessario puntare sul futuro di noi giovani e investire sulla scuola pubblica, perché soltanto in questo modo possiamo essere protagonisti della rinascita economica, sociale, culturale e politica del nostro Paese”.

I ragazzi invocano “una scuola pubblica realmente accessibile a tutti“, anche attraverso agevolazioni per l’uso di trasporti pubblici efficienti, con tariffe “a misura di studente o basate sul reddito”, esigono “una nuova didattica che non si riduca a lezioni frontali e comprenda l’uso delle tecnologie avanzate”, chiedono fondi per la messa a norma degli edifici scolastici, denunciando numeri preoccupanti: non conformità per un edificio su tre, necessità di interventi urgenti per il 40% degli istituti scolastici, mancanza di palestre e laboratori nel 45% dei casi.

Il corteo è partito dalla stazione in direzione di piazza Simonetti, scortato dal servizio d’ordine guidato da Paolo Amicarelli: “Lo prevede la legge per ogni manifestazione, ma la situazione è assolutamente tranquilla”, ha specificato.


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