ASCOLI PICENO – Anche se per un attaccante fare gol è come la clorofilla per una pianta, c’è chi, come Andrea Soncin, aiuta la propria squadra in altri modi. Come dimostrato nelle ultime due vittorie, ad esempio, dove sia l’Ascoli che lo stesso ‘Cobra’ hanno mostrato tutta un’altra cera rispetto a qualche settimana fa.

“In realtà – spiega il numero99 bianconero – se tutta la squadra gioca meglio, gioco meglio anch’io. Cosa è cambiato rispetto a prima? I risultati. E’ vero, oggi abbiamo grande compattezza e determinazione, ma anche prima c’erano, ma i risultati non venivano ugualmente. Purtroppo quando tutto gira male c’è poco da fare”. C’è ancora una costante che collega passato e presente: lo zero nella casella delle vittorie casalinghe. Lunedì sarà la volta buona? “Ripensando a tutte le partite disputate in casa finora, non riesco a trovare una spiegazione logica a questo andamento. Lo trovo incredibile, soprattutto per la piazza di Ascoli. Il Bari? Batterlo è fondamentale perché adesso viene il difficile: ok, abbiamo vinto due partite – spiega Soncin -, ma la classifica resta ancora molto negativa. E’ stato solo un punto di partenza“. Per conquistare altri tre punti, però, è lo stesso attaccante a dirlo, serve qualcosa in più di una bella prestazione. Serve un supporto esterno. “L’aiuto dei nostri tifosi sarà necessario. Noi, è vero, dovremo dare qualcosa in più anche al ‘Del Duca’, ma loro devono darci una grossa mano. Loro, poi, hanno vinto quattro volte fuori e hanno grosse individualità. Sarà un’osso duro”. Da sgranocchiare con un suo morso, magari: “Lo spero, ma firmerei per una vittoria senza un mio gol“.

Con la partenza di Castori, in casa Ascoli è cambiata anche la gestione atletica della squadra. Partito il preparatore Carlo Pescosolido, infatti, è giunto a lavorare con Silva, dopo Aloisi, un altro ascolano doc: Mauro Iachini, fratello di Beppe, neoallenatore della Sampdoria. Con il suo arrivo, sembra una coincidenza, la squadra appare più lucida, anche di gambe. Lui stesso, però, smonta ogni possibile equivoco:” E’ vero, siamo migliorati, ma non dipende da me né dal nuovo staff: il lavoro è cambiato, ma anche Pescosolido era un ottimo professionista e ha lasciato grandi cose. Sembra strano dirlo, ma nella performance fisica sono molto importanti i risultati, e se questi non arrivano…”. Qualcosa, però, è stato modificato nello sforzo giornaliero: “Prima era prettamente fisico, ora, invece, usiamo esercizi che ci consentano di lavorare più con la palla ad alta intensità”. Infine, un chiarimento sul caso dell’infortunato (e sfortunato) cronico, Sinisa Andelkovic: “Aveva un problema molto serio, ma ci siamo presi il rischio di mandarlo in campo subito a Bergamo e anche con il Cittadella perché era un momento delicato per la squadra. Ora – rassicura Iachini – la situazione è un’altra. Lavoreremo senza ‘tirare la corda’ per ricreare un ottimo tono muscolare. Quanto tempo occorre? Difficile prevedere il recupero, sicuramente qualche settimana“.


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