Crotone 1 – Ascoli 2

CROTONE (4-2-3-1): Bindi; Correia, Vinetot, Tedeschi, Migliore; Florenzi (41′ st Mazzotta), Galardo (36′ st De Giorgio); Gabionetta(23′ st Ciano), Calil, Sansone; Djuric. A disp: De Luca, Checcucci, Loviso, Ristovski. All: Menichini

ASCOLI (3-5-2): Maurantonio; Ciofani, Peccarisi, Faisca; Gazzola, Sbaffo (46′ st Parfait), Pederzoli, Di Donato, Pasqualini ( 42′ Tamburini); Falconieri (26′ st Soncin), Papa Waigo. A disp: Melillo, Ilari, Vitiello, Beretta. All: Silva

Arbitro: Di Bello di Brindisi

Reti: Peccarisi al 20′ st, Soncin al 31′ st e Florenzi al 39′ st

ASCOLI PICENO – Al termine di una gara che definire da cardiopalma è poco, i bianconeri di Massimo Silva vincono all”Ezio Scida’ per 2-1 e continuano la cavalcata verso un’incredibile salvezza. Dopo un primo tempo apatico, la gara si accende nella ripresa con il doppio vantaggio a firme di Peccarisi e Soncin, appena entrato. Ma proprio quando il match sembrava nelle mani degli ascolani, ecco che Florenzi accorcia per i rossoblù, dando vita ad un finale palpitante, grazie anche alle occasioni sciupate da Papa Waigo in contropiede. Quinta vittoria esterna, quarta per Silva in sette gare e classifica mai così positiva, nella giornata in cui si ricordava la scomparsa del Presidentissimo Costantino Rozzi.

Per l’ultima gara dell’anno, Silva rilancia Falconieri dal primo minuto, con Soncin in panchina. Ed è proprio l’ex Catania il primo ad impensierire Bindi col sinistro dopo 10‘, ma la conclusione finiva centrale tra le braccia del portiere rossoblù. L’Ascoli, in ogni caso, è ordinato in campo e non soffre gli avanti di Menichini, specie quel Gabionetta che farebbe invidia a qualsiasi squadra. Eppure, il primo brivido è frutto di un autolesionismo bianconero: Maurantonio e Peccarisi non si parlano su un cross da destra e fortuna vuole che non ci sia nessun calabrese ad approfittare dello svarione difensivo. La partita scivola su binari morti e solo un sinistro fuori di Gabionetta rompe la monotonia del match. Si va al riposo sullo 0-0, con un Ascoli attento, forse troppo, con Falconieri e Papa Waigo troppo distanti e isolati in attacco.

Nella ripresa è tutta un’altra gara: Falconieri, ora in posizione più accentrata, entra più nel vivo del gioco e, così come nella prima frazione, è lui a battezzare il taccuino con sinistro forte, ma centrale, con Bindi che blocca in doppia presa. Passano pochi minuti e l’Ascoli ha la prima occasione per il vantaggio: su corner di Pederzoli, uno dei migliori in campo con un numero incredibile di palloni giocati, stacca bene Ciofani di testa, anticipa tutti, anche il meglio posizionato Peccarisi, ma manda alto da buona posizione. E’ un’azione che da energia e autostima ai bianconeri che crescono palla al piede, mentre il Crotone si fa vivo solo con qualche conclusione da fuori area. Al 15′ ancora Picchio vicino al gol ancora dalla bandierina: stavolta è Gazzola a servire Pederzoli dal limite, ma la conclusione di prima è fuori di poco. Ma anche questo è un messaggio che l’Ascoli crede nel vantaggio. E così, al 20′ l’1-0 ospite è servito: Gazzola recupera una respinta prolungata da corner e ricrossa di precisione in area, dove Peccarisi si eleva sontuosamente e incorna di potenza dove Bindi non può arrivare. E’ il primo gol per l’ex Salernitana arrivato in estate.

Ma la reazione degli uomini di Menichini non si fa attendere: al 25′ Djuric appoggia al limite per Calil, il cui destro sibila il palo alla destra di Maurantonio. Insiste il Crotone: prima con due sventole di Ciano e Correia, poi con lo stesso Djuric che, davanti a Maurantonio, schiaccia male di testa e grazia i suoi ex compagni. E’ un errore che costa caro, perché dopo due minuti l’Ascoli colpisce con un contropiede micidiale: Gazzola cambia passo a centrocampo e serve il taglio sulla destra di Papa Waigo. Il senegalese si ferma sul lato corto dell’area, aspetta i rimorchi dei compagni e serve al bacio l’arrivo del neoentrato Soncin, il cui interno destro di precisione trafigge Bindi per la seconda volta. E’ il 2-0 al termine di un’azione spietata che fa esplodere di gioia tutta la panchina bianconera. Silva predica calma e raziocinio, perché a volte il doppio vantaggio può essere più pericoloso da controllare. E fa bene, perché la difesa scricchiola al 37′: Calil, in mezzo a tre in area, si gira facilmente e batte a colpo sicuro, ma il gol gli viene negato dall’uscita provvidenziale di Maurantonio, che respinge col corpo. Ma passano 2′ e il Crotone segna:  è Florenzi ad incornare saltando solo in area, inaugurando dieci minuti di fuoco. Il forcing del Crotone è sempre più pressante: ne risentono Pasqualini, che lascia il posto a Tamburini a causa dei crampi, e Papa Waigo che per ben due volte, presentatosi solo davanti al portiere, si mangia il 3-1 a causa della poca lucidità. Ma il fortino regge e l’Ascoli porta a casa una vittoria fondamentale per la classifica e il futuro. Nel giorno del ricordo di Rozzi, i bianconeri fanno un bel regalo di Natale ai tifosi che, da stasera, guarderanno con ancora più ottimismo l’arrivo del 2012. Intanto la cura Silva continua a dare frutti: in attesa dei rinforzi dal mercato (servono innanzitutto due esterni), la squadra gira ed è tornata ad esprimere un buon calcio. Ora play out sono a cinque punti, la salvezza diretta a sei. Il distacco si dimezza, ma la speranza cresce. Eccome se cresce.


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