ASCOLI PICENO – I vertici del Partito Democratico provinciale quasi al completo per  fare il bilancio politico di  questo 2011. Alla conferenza hanno partecipato il coordinatore Antimo Di Francesco, l’onorevole Luciano Agostini, il consigliere regionale Paolo Perazzoli, i consiglieri provinciali Emidio Mandozzi e Lucio D’Angelo e la coordinatrice dei circoli Anna Casini.

“Abbiamo svolto  una capillare attività su tutto il territorio coinvogendo parti sociali, sindaci, circoli, cittadini, – dice in apertura Di Francesco – ottenendo importanti risultati, come la vittoria alle elezioni di San Benedetto. Mi sento di ringraziare i sindaci, gli amministratori, e soprattutto i giovani democratici, che ci hanno dato una grande spinta.  Abbiamo dato centralità ai temi della Sanità, del Lavoro e del Sociale. Stiamo facendo un importante lavoro per ridare un ruolo attivo al Consind. Ascolto, condivisione, concertazione sono state le nostre parole d’ordine”.

Poi ovviamente è il momento delle critiche, ai propri avversari politici ma non solo. Perchè il Pd deve fare i conti anche con chi parla di “spaccature” all’interno, dovute essenzialmente alla questione Sanitaria e alle diatribe regionali.

SANITA’ – “La proposta di legge regionale per istituire l’Azienda Unica ospedaliera è stata unanimenente condivisa da tutto il partito – ribadisce però Perazzoli – e questo è il segno di una grande unità. Poi se qualcuno rimarrà ‘folgorato’ sulla via di…Ancona, questo non sono in grado di dirlo”. Il riferimento è a Canzian e sull’argomento interviene anche Agostini: “non mi convince la tattica di parlare meno per non disturbare il “manovratore” – afferma riferendosi all’assessore regionale che aveva giudicato un errore politico la scelta di Perazzoli di non ritirare, nonostante l’ esplicita richiesta del presidente Spacca, un emendamento durante l’approvazione del Piano Socio-Sanitario lo scorso 16 dicembre (leggi) – “Sono  al contrario convinto – sostiene – che si fa qualcosa di utile quando si fanno azioni decise e concrete. E se oggi c’è una proposta di legge è perchè qualcuno ha posto il problema e depositato un atto che può essere discusso e modificato ma intanto la Giunta regionale è obbligata a discuterne. Però nel partito c’è unità – conclude Agostini – e in tema Sanità dobbiamo colmare le lacune degli ospedali di Ascoli e San Bendetto altrimenti non si fanno area vasta e ospedale unico”.

CASTELLI E IL COMUNE DI ASCOLI – “Il sindaco di Ascoli si sta caratterizzando per una serie di annunci roboanti e soprattutto una condotta politica che definirei cinematografica – afferma Di Francesco – condita da effetti scenici e poco concreta, con molto fumo negli occhi ai cittadini, inconsistenza programmattica e assenza di progettualità. Una politica fatta di spot e promesse non rispettate”. Nel dettaglio la coordinatrice dei circoli Anna Casini parla di “parcheggi, piano regolatore e pianificazione della città, problemi di cui si continua a parlare ma che non vengono risolti.  Il Comune di Ascoli è l’unico nelle Marche superiore a 10 mila abitanti che non ha fatto l’adeguamento al Ppr (Piano paesaggistico regionale)”. Per Agostini invece “Castelli mostra lo stesso torpore dell’amministrazione Celani, facendo però più pubblicità.  Sulla sanità il sindaco di San Benedetto chiede da due mesi la convocazione dell’assemblea dei sindaci, cosa alla quale la Regione dà molta importanza,  ma ancora non si è fatto nulla. Castelli – attacca ancora l’onorevole – si sta mostrando più impegnato a organizzare i poteri nascosti che a governare la città, e aprire un capitolo per fare luce in questa direzione è uno degli impegni del Pd per il 2012″.

CELANI E LA PROVINCIA -Se per Perazzoli “la Provincia  di Ascoli è stata assente, al contrario di quella fermana, per i risarcimenti dei danni del maltempo“, Di Francesco la accusa di “non aver esercitato il ruolo di guida e punto di riferimento per il Piceno in un momento economico così delicato. I fondi sociali europei ci sono sempre stati ma i problemi non si risolvono senza una politica industriale”. Per il capogruppo al consiglio proviciale Mandozzi, “Celani continua a fare annunci, ultimo quello di ricorrere al Tribunale perchè la Provincia di Fermo non pagherebbe le rate dei mutui per diversi milioni di euro, come invece prevedono gli  accordi. Noi lo dicemmo diversi mesi fa – spiega – che quegli accordi andavano rivisti e rinegoziati, lui ha sempre detto che andava tutto bene e solo oggi si accorge della questione. Per quello che riguarda le politiche lavorative – aggiunge l’ex assessore provinciale –  disse che le le Work Experience non servivano a niente: oggi sta emanando borse per tutte le categorie e non per una scelta politica, ma perchè la Comunità Europea gli impone l’utilizzo delle risorse”.


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