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ASCOLI PICENO – Si dice sempre che alla base di tutto vi deve essere la cultura, e la cultura dello scambio. Ecco allora che l’istituto musicale Gaspare Spontini di Ascoli Piceno diviene un esempio: dal 10 gennaio 40 musicisti e cantanti lirici sudcoreani sono infatti nel capoluogo piceno per un periodo di affinamento delle loro capacità, che verrà poi saggiato in una serie di esibizioni dal titolo “Concertando” che si svolgeranno ad Ascoli dal 25 gennaio al 2 febbraio.

Una relazione, quella tra Ascoli, la lirica e la Corea del Sud, che va avanti in realtà da anni; precisamente, già dagli anni Novanta, quando il tenore ascolano Antonio Galiè entrò in contatto con un gruppo di ragazzi coreani che già allora soggiornavano ad Ascoli per apprendere i segreti della lirica e della musica, da Galiè e da altri esperti dello Spontini.

La scomparsa, 13 anni fa, di Galiè, interruppe questo proficuo rapporto ma uno di quei giovani, In Cheol Gook, tenore, ha conservato di Ascoli e dell’Italia una grande malinconia. Così, per sua iniziativa, nel 2004 dalla Corea del Sud, ogni anno, giovani professionisti (maestri e insegnanti anche nelle università coreane) sono venuti ad Ascoli sempre per affinare le tecniche del canto e della musica; Gook è ad Ascoli anche quest’anno, e con lui sono circa 40 i coreani che si esibiranno dopo il periodo allo Spontini.

“Una iniziativa che va avanti ormai da vari anni – afferma il presidente dell’Istituto Spontini, Pino Mercuri – e questo a testimonianza della validità del corso di perfezionamento dello Spontini e quindi dell’intera struttura”. I coreani, infatti, restano dentro l’istituto dalle 9 del mattino alle 19, per migliorare la conoscenza del flauto, del pianoforte, dell’orchestra, oltre che del canto e del canto jazz”.

Oltre ai 175 iscritti abituali (tra cui il violinista Leone Speranza, ‘ascolano del mese’), dunque, sono giorni “febbrili” e di scambio proficuo allo Spontini: “Gook naturalmente può garantire dell’alta professionalità dei nostri insegnanti, rafforzata dalla convenzione con l’Istituto Rossini di Pesaro e alla richiesta, fatta alla Regione Marche, di riconoscere l’Istituto in modo che possa ottenere dei finanziamenti europei adeguati”.

L’assessore provinciale alla Cultura Andrea Maria Antonini esprime i suoi “complimenti al presidente Mercuri e all’intero consiglio dello Spontini per i risultati raggiunti” e ricorda “un viaggio, nell’ottobre del 2004, di 60 corsisti del Ventidio Basso e numerosi orchestrali per la rappresentazione, al Parco Olimpico di Seul, di Le Nozze di Figaro, che fu replicato per un mese”.

Narcisio Galiè, componente del consiglio dello Spontini, aggiunge che “abbiamo formato negli anni decine e decine di ragazzi, molti dei quali sono diventati professionisti ammirati in Italia e non solo”.

Naturalmente destano particolare interesse le parole del professor Gook, tenore: “Negli anni ’90, grazie alla passione di Antonio Galiè, qui ad Ascoli c’erano tanti ragazzi coreani poi purtroppo, alla sua morte, questo rapporto si è interrotto. Portavo nel cuore la malinconia di Ascoli e dell’Italia. Ascoli è una città bellissima, piena d’arte, vicina a Roma ma anche con la montagna e il mare tanto vicini. Per questo abbiamo ripreso le nostre visite. I cittadini, ma ancor di più i politici, devono sapere che la forza dell’Italia viene dalla cultura. Forse solo la Cina, nel mondo, può competere col patrimonio storico e culturale italiano”.

Non va comunque sottaciuto l’indotto turistico-economico: i 40 coreani alloggiano all’hotel Marche, e, a come riferisce Gook, la spesa media per ciascuno dei visitatori si aggira tra i 4 mila e i 6 mila euro, tra shopping e buon cibo.

I concerti si terranno:
– il 25 gennaio alle ore 18 nell’aula magna dell’Istituto Spontini, “Concerto presentazione Cd di Ivan Donchev “Liszt Spirituale”
– il 28 gennaio alle ore 20:30 all’Auditorium Carisap “Spontini Philharmony Orchestra Direttore M° Sang II Chung”
29 gennaio 2012 ore 17 Forte Malatesta “Concerto in onore del tenore Antonio Galiè”
2 febbraio Auditorium Carisap, “Concerto degli allievi dei corsi”.


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