ASCOLI PICENO – E’ ancora presto per dirlo, ma qualche spiraglio si intravede nel cielo della Lirica ascolana. Dopo l’annuncio di Castelli che la dava quasi per morta, il Comune sta ora lavorando per salvare la rappresentazione estiva e quella in teatro. Dopo il successo dell’anno scorso con la “Traviata” e l’“Otello”, che tanto ha dato lustro alla città del travertino, quest’anno sono due, al momento, gli spettacoli preventivati. Ma per la realizzazione tutto dipenderà dal reperimento dei fondi. Il 23 agosto è previsto in piazza Arringo il dittico “Cavalleria Rusticana” e “Pagliacci”, che si avvarrà della direzione artistica del baritono ascolano Vittorio Vitelli e della regia del polacco Michal Znaniecki (lo stesso dell’Otello di Piazza del Popolo nel 2011), oltre a contare su un cast di eccellenze locali. “Per questo spettacolo si sta già iniziando a lavorare, a studiare la scenografia, anche con l’aiuto del regista, ma dobbiamo trovare le risorse e gli sponsor”, annuncia l’assessore alla Cultura Davide Aliberti.

Più incerto ma parimenti auspicato è il secondo appuntamento previsto ad ottobre con “Andrea Chénier”, opera lirica di Umberto Giordano, pensata per il Teatro Ventidio Basso. Per mettere in scena questi spettacoli, l’Arengo chiederà al governo l’accesso ai contributi Fus (Fondo unico per lo spettacolo). In tal senso ha incaricato un’azienda lirica di Velletri (la ditta Solti di Ermanno Fasano) di redigere il progetto da presentare al Ministero della Cultura insieme alla domanda di contribuzione al Fus per la lirica. “Questi fondi, che ammontano a 108 mila euro per due opere, non soddisfano le esigenze di risorse necessarie per l’allestimento della stagione lirica – spiega l’assessore -. Per questo stiamo provando a chiedere il sostegno anche della Regione e dei privati. Se le risorse arriveranno, questa città potrà avere anche più di due spettacoli”.


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