ASCOLI PICENO – Tutto pronto per il ‘Derby dell’adriatico’. Silva ridà fiducia a Sbaffo, mentre in attacco il ‘Cobra’ Soncin fa da partner a Papa Waigo. In panchina, invece, si rivede Romeo, autore del gol vittoria nella gara dello scorso anno. Presenti circa 260 tifosi giunti dal capoluogo abruzzese. Più nutrita del solito, invece, la ‘Curva Sud Rozzi’, arma in più per provare a vincere contro il temibile Pescara di Zeman.
ASCOLI (5-3-): Guarna; Scalise, Andelkovic, Peccarisi, Faisca, Tomi; Parfait, Di Donato, Sbaffo (28′ st Ilari); Papa Waigo, Soncin (19′ st Pasqualini). A disp: Maurantonio, Giovannini, alconieri, Gerardi, Romeo. All: Silva
PESCARA (4-3-3): Anania; Zanon, Capuano, Romagnoli, Balzano (1′ st Bocchetti); Cascione, Togni (14′ Kone), Nielsen; Sansovini (19′ st Caprari), Maniero, Insigne. A disp: Ragni, Brosco, Gessa, Perrotta. All: Zeman
Arbitro: Ciampi di Roma
Ammoniti: Togni, Cascione, Insigne, Tomi, Ilari
Espulso: Gessa
Reti: Papa Waigo al 21′ pt e al 40′ st, Zanon (aut) al 29′ pt
Spettatori: 5.513 tra cui 1.139 abbonati
PRIMO TEMPO
1′ Cominciata la gara tra il grande incitamento della curva ascolana, alla quale rispondono i tifosi ospiti con i consueti sfottò di campanilismo.
4′ Ascoli che, contrariamente alle previsioni, agisce con un 4-4-2. Sorpresa tattica, quindi, da parte di Silva.
11′ Partita equilibrata in questi primi minuti, con Papa Waigo molto cercato dai compagni.
12′ Prima conclusione verso Anania da parte dei bianconeri: è Peccarisi di testa, su punizione di Di Donato, a impegnare l’estremo portiere che comunque blocca la sfera.
13′ Primo ammonito del match: Parfait recupera palla e serve Sbaffo in velocita, il centrocampista cade spinto da Togni che prende il giallo da Ciampi.
17′ Occasione per il Pescara: Insigne controlla di petto in area e rovescia a lato di Guarna. Il portiere bianconero, però, credendo che l’attaccante fosse in offside, rimane fermo. Buon per lui.
21′ ASCOLI IN VANTAGGIO: Contropiede fulminante dei bianconeri, con Sbaffo che lancia in verticale Soncin in posizione dubbia, l’attaccante a tu per tu con il portiere serve il libero Papa Waigo che a porta vuota insacca per il decimo gol stagionale. Proteste dei pescaresi verso l’arbitro e il guardalinee. Ne esce un espulsione ad un panchinaro: il centrocampista Gessa.
23′ La partita si è accesa: dopo il vantaggio del Picchio gli ospiti attaccano e sfiorano il gol. E’ Andelkovic che salva il risultato sull’inserimento di Cascione, con Guarna battuto. Il centrocampista azzurro, poi, colpisce il difensore ascolano e ne segue un parapiglia, dal quale lo stesso Cascione ne esce ammonito.
29′ RADDOPPIO DELL’ASCOLI: AUTOGOL DI ZANON! Ancora verticalizzazione mortifera degli uomini di Silva con Sbaffo che si invola verso Anania, lo supera ma il suo destro colpisce il palo e carambola sul corpo di Zanon ed entra in porta. Risultato impensabile alla vigilia. Ma la partita è ancora lunga.
33′ Ascoli ancora pericoloso: triangolo veloce tra Papa Waigo e Soncin, ma il senegalese, giunto davanti ad Anania, è in fuorigioco.
35′ Picchio ancora ad un passo dal terzo gol: è Soncin, ancora a tu per tu con Anania, che non riesce a battere a rete, in un doppio tentativo.
41′ Ancora bella azione triangolare dei bianconeri: Soncin serve di prima l’inserimento di Sbaffo sulla sinistra, il n.10 entra in area e serve Papa Waigo in mezzo, ma l’attaccante viene anticipato.
45′ Senza alcun recupero, finisce il primo tempo. I giocatori bianconeri rientrano negli spogliatoi tra il coro della sud: ”Vi vogliamo così”.
SECONDO TEMPO
1′ Cambio per il Pescara: Bocchetti rileva Balzano.
7′ Partita sempre equilibrata, ma sono gli ospiti a spingere. L’Ascoli, comunque, riesce a ripartire, specie grazie al lavoro sporco dei due attaccanti.
10′ Doppia occasione nel giro di pochi secondi per gli ospiti: prima Nielsen approfitta di una respinta corta di Tomi per calciare dal limite, con Guarna che si opponeva bene in tuffo, quindi Togni dal vertice calciava alto sul secondo palo.
13′ E’ ancora Guarna a salvare in uscita il 2-0: azione veloce dal limite del Pescara con Sansovini che prova il cucchiaio al portiere bianconero che si oppone bene.
17′ Prima leggerezza della gara della retroguardia bianconera che fa saltare solo in area Sansovini su cross da destra, ma per fortuna la sua deviazione non è incisiva.
19′ Finisce la gara di Soncin che abbandona il campo tra gli applausi del suo pubblico. Al suo posto Silva mette Pasqualini.
21′ Ancora Nielsen spaventa i tifosi bianconeri: il suo bolide da fuori area costringe Guarna alla terza prodezza.
35′ Doppia occasione per il Pescara: prima un diagonale che passa tutta l’area senza nessun intervento, quindi sempre Nielsen che colpisce il palo dai 35 metri.
40′ TERZO GOL DELL’ASCOLI: ANCORA PAPA WAIGO! Ancora in contropiede, su assist in verticale di Parfait, il senegalese va via al difensore che lo trattiene e buca Anania in uscita. E’ apoteosi al ‘Del Duca’.
45′ Sono 5′ i minuti di recupero.
45′ + 5′ Al termine di una partita quasi perfetta, il Picchio sconfigge il temibile Pescara secondo in classifica e porta a casa tre punti fondamentali, quanto inattesi, per la salvezza. Micidiale la tattica adottata dagli uomini di Silva: 4-4-2 attento e stretto in difesa e ripartenze micidiali con un Papa Waigo autore di una prova maiuscola oltre che di due gol. Bella gara anche degli esterni e della coppia Parfait-Di Donato. A breve, le interviste live dalla sala stampa del ‘Del Duca’.
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Un grazie al mister Silva che ha preparato la gara in modo perfetto dando una lezione di calcio al tanto decantato Zeman. Caro Premici la partita, ripeto, è stata perfetta come del resto lo dice il secco 3 a 0. Un grazie ai ragazzi che hanno onorato la maglia dandoci una grande soddisfazione nell’unico “derby” che ci è rimasto, vista l’assenza dell’Ancona. Un grazie anche a noi tifosi che oggi abbiamo fatto ruggire nuovamente la curva, una curva gremita e calorosa come poche se ne vedono. Peccato che i pescaresi fossero così pochi, nonostante la vicinanza, la loro posizione di classfica e la città che è il doppio di Ascoli.
“vista l’assenza dell’Ancona” è il chiaro segnale che lei è un ascolano fasullo.
O forse provoca e lei gli dà spago??! E’ evidente che sta provocando sia perchè non perde occasione di rimarcare che “l’unico derby è con l’ancona, che c’è rimasto solo il derby col pescara visto che l’ancona è in serie D, ecc.”, sia perchè per tutti gli ascolani il derby è con la Samb, nonostante ormai la metà delle persone che frequentano gli stadi di AP e SBT non ne abbiano visto neanche uno (purtroppo).
Pessima anche l’uscita contro i pescaresi, per i motivi detti sotto da onda77.
Se provoca fatti suoi. La realtà è che prima di parlare bisogna conoscere un po’ di storia. I primi ad essere provocati sono comunque gli ascolani veri e non il sottoscritto
I pescaresi hanno sottoscritto poche tessere del tifoso e di conseguenza più di quelli che avete visto non potavano essere e comunque la curva si fa ruggire ogni domenica (per voi ogni sabato) non una sola volta all’anno questo tanto per precisare …. per quanto riguarda la squadra complimenti per la vittoria ,per carità un tre a zero è sempre un tre zero….saluti dalla riviera!
Questi discorsi valgono per tutti, no? Anche a San Benedetto con l’Ancona c’erano il doppio di spettatori rispetto ad una partita normale. Siamo onesti su… non vediamo sempre una verità di parte, quella ascolana (di giampy) e quella sambenedettese (la tua).
E comunque, 5500 spettatori per un Ascoli-Pescara è una cifra ridicola. Ma ci sono da considerare varie cose: molti ascolani quest’anno sono in protesta con la società e disertano a oltranza (si sta facendo il record negativo di spettatori degli ultimi 20 anni credo), i pescaresi senza tessera non potevano venire, gli ascolani residenti in abruzzo (e ne sono tanti) non potevano entrare perchè era vietata la vendita di biglietti ai residenti abruzzesi. Purtroppo il calcio è diventato questo…
Caro onda77, grazie per i complimenti e per la tua sportività. Ce ne fossero…
Per Giampy: i derby veri non sono quelli contro le squadre minori che voi giovani (per citare l’ancona come derby, devi essere giovane ma, comunque, non é peccato…) avete visto. Il derby vero é solo quello con la Samb. Bei tempi…
Egregio Perotti, fasullo ci sarà lei, non le permetto offese gratuite e fuori luogo. Mi meraviglia che i moderatori gli abbiano passato questo intervento. Reputo questo giornale on-line serio e sono sicuro che sia stata solo una svista che non accadrà più. Chiudo qui perchè certi interventi non meritano assolutamente di essere commentati. Per il resto contraccambio i saluti dalla riviera dell’altro interlocutore, Certamente la tessera del tifoso così come è concepita ha allontanato i tifosi di molte squadre; pensi l’assurdità: tifosi del Picchio residenti in abruzzo, e ce ne sono tanti come del resto in tutte le Marche, non hanno potuto acquistare il tagliando per la partira!
Un saluto.
Allora la sua non era una provocazione, diceva seriamente che l’unico derby dell’Ascoli riguarda quello con l’Ancona. Come ho già risposto a Piceno, non essendo la sua un’assurda provocazione per sua ammissione, i primi ad offendersi, più che il sottoscritto sono i veri ascolani che sanno benissimo qual è il vero derby in tutti i sensi. La stessa vicinanza delle due città dovrebbe averglielo fatto capire. Vero è il contrario (tenue) di fasullo, magari se le avessi dato del falso avrebbe avuto qualche motivo di risentirsi. Cerchi un buon vocabolario.
Lei sa che non posso rispondere, ha la facoltà di pubblicare o non i miei commenti, semplice vero? In qualsiasi il caso non divulgare l’ultimo intervento mi da la certezza di essere nel giusto, visto che non era offensivo, anzi tutt’altro e mai mi permetterei. Ma ripeto forse le da fastidio sentire la verità o magari essere consigliato nel consultare un vocabolario! Che senso ha allora leggere e commentare gli articoli del suo giornale se poi a volte, a suo piacere li pubblica o meno?
Ma di quale verità parla? Il mio compito è anche quello di non tediare i lettori prolungando argomenti che non hanno nulla di costruttivo come la sua provocazione, della quale abbiamo già parlato anche troppo.