ASCOLI PICENO – Centinaia e centinaia di turisti hanno invaso il centro storico nel giorno di pasquetta. A dire il vero anche nelle giornate precedenti c’erano state discrete presenze, sopratutto grazie a chi, sperando nel bel tempo, aveva prenotato con molto anticipo. Delusione dunque per il vento e la pioggia di sabato e domenica, ma lunedì la temperatura è migliorata.
Tantissimi i visitatori provenienti dalle province e dalle regioni limitrofe. Ma c’erano anche turisti provenienti dall’Emilia Romagna, dal Veneto, dalla Toscana o dalle regioni del sud. Una città piena di gente per buona parte della giornata, con benefici non indifferenti per ristoranti e bar. Apprezzate particolarmente le bellezze architettoniche ma anche le iniziative organizzate per queste festività pasquali, come la mostra-mercato del florovivaismo a piazza Arringo, o la mostra fotografica di Gabriele Vivani a palazzo dei Capitani.
I visitatori non hanno poi certo disdegnato di degustare i vari prodotti locali, come i vini, l’anisetta Meletti e ovviamente le olive fritte, prese letteralmente d’assalto nei vari locali del centro.
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Ascoli avanza anno dopo anno sul fronte turistico. La città d’altronde nell’ultimo decennio ha riqualificato quasi totalmente tutto il centro storico e anche in questo momento di crisi continua a recuperare gli ultimi gioielli lasciati all’abbandono per anni come l’ex Pescheria, il Forte Malatesta. Ma anche la Pinacoteca danneggiata dal terremoto.
Inoltre anche per quanto riguarda l’accoglienza ed i posti letto si sono fatti molti passi avanti. Negli ultimi anni sono stati aperti nuovi alberghi (l’ultimo a dicembre 2011) e mi sembra di aver letto che è prima in regione per numero di B&B.
Quello che manca ora è il fare SISTEMA. Tutto il Piceno deve fare SISTEMA. Quando si sveglia la politica??!!
Gli organizzatori di Fritto Misto mi sembra che stiano iniziando a farlo, infatti nei pacchetti viaggio relativi all’importante manifestazione che si svolgerà dal 25 aprile al 1° maggio nel capoluogo, è prevista anche una mezza giornata con pranzo o cena a San Benedetto, un’altra mezza giornata a Offida, ecc. Ed è una cosa giustissima e saggia. Perchè Ascoli da sola può anche andare avanti, come può andare avanti San Benedetto. Però resteranno sempre uguali a tanti altri posti d’Italia, l’offerta resterà quella che possono offrire tante altre località italiane. Invece facendo sistema si potrebbe sbaragliare qualsiasi concorrenza: in un pacchetto si offrirebbe di tutto nel giro di 30 km. Il mare, il pesce, i borghi più belli d’Italia (Offida, Ripatransone, ecc), l’arte e la cultura, la montagna, la natura, ecc.
Ascoli Piceno deve proporre “escursioni” (e cenette di buon pesce) a San Benedetto e nel resto del Piceno durante i suoi eventi. San Benedetto deve proporre l’entroterra durante i 3 mesi estivi, con escursioni nei borghi piceni e magari sconti per visitare le strutture museali ascolane.
QUANDO ARRIVEREMO A CIO’? STIAMO PERDENDO TEMPO…. Direttore, provate a pungolare ogni santo mese chi può fare qualcosa su questo tema! Si è parlato di un ingresso di Ascoli nel Consorzio Turistico “Riviera delle Palme” con possibile cambio di nome in “Consorzio Turistico Piceno”: Cosa aspetta il Comune di Ascoli a farsi avanti? La Provincia ed il suo assessorato al Turismo cosa aspettano a proporre un tavolo tra i responsabili del turismo piceno, quindi tra i vari assessorati comunali al turismo, l’assoalbergatori, ecc? Riconosco alla Provincia di aver ideato 2 anni fa le escursioni estive nel Piceno per i turisti che sono in riviera… ma doveva essere un primo passo. Ora bisogna fare qualcosa di più grande.
Caro Piceno la ringrazio perché mi ha evitato la fatica di un altro disappunto. Infatti il suo è come se fosse il mio. Proprio per questo motivo mi piacerebbe conoscerla, magari privatamente (o solamente per telefono) ma non per semplice curiosità o perché non può scrivere certe cose da anonimo, anzi. Commenti così sono perfetti per chi vuole farli da anonimo perché non danneggiano altri ma spingono soltanto verso la giusta causa. Almeno secondo me e secondo lei. Vorrei soltanto capire, e tenerlo per me, chi è al mio fianco in questa “battaglia”. Io non pungolo ogni santo mese ma molto, molto più spesso. Il problema era, è, e resta la difesa dei politici del proprio orticello perché il nostro ragionamento farebbe emergere i migliori ed evidentemente nessuno di loro si sente di esserlo. Per questo motivo mi meraviglierei se lei fossi un appartenente alla “castina” nostrana. Grazie per il contributo.
Non appartengo a nessuna castina. :-) Anche a me farebbe piacere conoscerla, dal vivo però, magari davanti ad un caffè. In questo periodo non posso anche perchè non sono nel Piceno, però, come le dissi tempo fa, mi farò vivo prima dell’estate. Non ho nulla da nascondere. ;-)
Non ho motivo per non crederle, complimenti e a presto
Concordo appieno con quanto da te scritto e proposto.
Se prima eravano in due… Niente non è, vero “piceno”?
Io credo che solo qualche pazzo possa non essere d’accordo con quanto noi proponiamo. Tra i cittadini secondo me tutti sono d’accordo ad una piena collaborazione tra Ascoli e San Benedetto. Sono i politici che dormono. Anche se qualche passo si inizia a farlo. Ieri leggevo su un giornale locale che la Sorge tendeva la mano a Castelli, soprattutto per la questione degli eventi estivi, evitando sovrapposizioni e studiando un cartellone che si integri a perfezione. E’ un primo passo… speriamo ne seguano altri. Comunque stranamente vedo più segnali dalla costa verso Ascoli che viceversa. Questo è strano e mi dispiace. Ho letto che il sindaco di Ascoli ha detto di essere d’accordo e ha assicurato massima collaborazione. Va benissimo se si pensa che in passato c’è stata molta chiusura (non solo da parte ascolana come dice Perazzoli). Però è anche bene che Ascoli si proponga. Non deve essere solo San Benedetto (la Sorge, il Consorzio Turistico, ecc.) a lanciare il sasso nello stagno.
I politici, più che dormire, sono troppo svegli. Secondo il loro punto di vista però, non secondo il mio e credo di tutte le persone di buona volontà. Per esempio, se li senti, tutti si dimostrano favorevoli per un Piceno con due Città Grandi ma alla resa dei conti poi, finita l’intervista, di nascosto ti fanno “toh” alla maniera di Totò. Viste le poltrone inutili che perderebbero.
Purtroppo quei pochi che Lei giustamente definirebbe “pazzi” sono tra coloro che decidono. In tal senso bisognerebbe far fare un vero giuramento a chi si candiderà nelle prossime consultazioni elettorali.
Collegandomi a quello che dice nella parte finale del suo commento, aggiungo che non è proprio vero che i segnali giungono più dalla costa che da Ascoli. Giungono semplicemente da due persone politicamente giovani come Margherita Sorge e Stefano Greco, che hanno un peso politico più vicino allo zero che a uno. Gli altri, quelli “scafati” che prima fanno i danni poi li addebitano agli altri, ridono alle loro spalle consapevoli che è solo fumo. E ancora: la chiusura è scaturita e scaturisce da un potere politico malato che, spero, molto presto, debba fare i conti con una nuova realtà. Da quelli che, se avessero fatto un giuramento durante le campagne elettorali, ora sarebbero tutti all’Inferno. Anche se… non ci credono.