ASCOLI PICENO – E’ chiaro  il messaggio che l’assessore regionale Antonio Canzian vuole lanciare all’indomani delle numerose dichiarazioni rilasciate per mezzo stampa da politici e amminstratori nei giorni precedenti riguardo gli investimenti fatti dalla Regione Marche nel Piceno: bisogna essere trasparenti e al contrario di quanto infatti è stato detto finora, da Palazzo Raffello, secondo Canzian, c’è massima priorità per le infrastrutture della Provincia di Ascoli.

L’assessore regionale con delega al Piceno replica al presidente Celani  che negli ultimi giorni, oltre a proporre l’arretramento dell’A14, ha parlato di tagli da parte della Regione ai finanziamenti per i lavori per la salaria, per la mezzina e per l’ elettrificazione della ferrovia.  Per Canzian sono state dette molte cose inesatte.

“Siamo in una situazione di crisi – dice – se non vogliamo perdere del tutto la credibilità dei cittadini nei confronti della politica è giusto e responsabile fare chiarezza anzichè creare solo confusione, con i “piazzisti della politica” che non avendo nulla da vendere cercano soltanto di “piazzare” loro stessi. Non possono essere lasciate cadere alcune esternazioni del presidente Celani (Ma anche da esponenti del suo stesso partito sono arrivate critiche alla Regione, ndr, leggi qui) sulle infrastrutture perchè definirle inesattezze è un eufemismo”.

“Al contrario di quanto lui afferma – spiega Canzian entrando nel dettaglio dei singoli finanziamenti – la continuazione della Mezzina e l’adeguamento della Salaria sono state indicate come priorità dalla Regione, con una delibera del 2011; se per la Salaria non c’è ancora stato il finaziamento dell’Anas è perchè sono stati stornati i fondi in seguito al terremoto de L’Aquila, non perché non è stato indicato come prioritario dalla Regione”.

“Sull’elettrificazione della linea Ascoli-Porto d’Ascoli, poi,  vorrei ricordare che la Regione ha impegnato fondi  per 9,5 milioni di euro, su un totale di 11,2 milioni di spesa prevista. Su questa quota c’è stato un taglio di 900 mila euro, è vero, ma questo perchè il precedente governo Berlusconi ha deciso di tagliare il 10%. Noi, come Regione, ci stiamo impegnando a trovare altre risorse per poter coprire questi 900 mila euro e la Provincia e gli altri enti dovrebbero fare altrettanto. Senza dimenticare che sempre dalla Regione sono stati finanziati i lavori per realizzare il sottopassaggio di Porto d’Ascoli e l’ammodernamento di numerose stazioni lungo la tratta in questione”.

“Di cosa stiamo quindi parlando? – si domanda ancora Canzian – ribadendo la totale infondatezza delle critiche mosse alla Regione e introducendo il discorso sull’altra grande questione di cui si è discusso di recente: l’arretramento della A14. Anche qui l’assessore regionale non usa mezzi termini per contestare la proposta. “Io credo che si tratti di poco più che una battuta – dice – per tre motivi precisi: per il suo costo enorme in un momento di difficoltà come questo, per il suo impatto ambientale e per il fatto che la Regione Abruzzo non ha nessun interesse per l’opera. La Regione Marche, al contrario, ha vagliato proposte concrete che la Società Autostrade è disposta a valutare seppure non prima del 2020: un arretramento che potremmo definire ‘leggero’, di circa due chilometri, del tratto che va da Pedaso a Porto D’Ascoli, o la realizzazione della terza corsia. Alternative non ce ne sono”.

Per favorire il collegamento dell’entroterra in direzione Teramo per il congiugnimento con l’A24, intanto, si potrebbe incentivare la realizzazione dell’ultimo tratto di ‘pedemontanta marche-abruzzo’ all’altezza di Castel di Lama (leggi nostro articolo).

“Da assessore – conclude Canzian – ho purtroppo dovuto toccare con mano l’esistenza di una diversità di approccio del Piceno rispetto ad altre province, che sono più unite al momento di avanzare proposte. Occorre essere compatti e farsi vedere convinti su progetti fattibili e realizzabili. Invece ogni giorno se ne sente una nuova su infrastrutture, sanità, occupazione; e anche per quest’ultima questione sono state dette cose inesatte. Tutto ciò  non serve a niente”.


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