ASCOLI PICENO – Riceviamo e pubblichiamo la risposta del presidente della Provincia Piero Celani alle critiche mosse dal capogruppo provinciale Pd Emidio Mandozzi (clicca qui per leggere la nota di Mandozzi)

Ci risiamo: il consigliere Mandozzi è insuperabile, quando si tratta del qualunquismo più scontato non perde occasione di imbastire polemiche sterili e strumentali. Gli ricordo che il sottoscritto è a New York (peraltro da poco più di 48 ore che tempismo caro Mandozzi!) non a promuovere vini, ma per valorizzare a 360 gradi l’offerta turistica e le eccellenze locali proprio per favorire nuove opportunità di rilancio e occupazione in un momento in cui è assolutamente necessario diversificare il modello di sviluppo locale.

E’ proprio il caso di dire da quale pulpito viene la predica se pensiamo che come Vice Presidente della Provincia e, si badi bene, come Assessore al Lavoro in 5 anni è stato capace del più grande sperpero di risorse del Fondo Sociale Europeo della storia della Provincia non producendo nulla per aumentare l’occupazione nella comunità Picena né per sostenere le imprese locali.

Al contrario, l’attuale Amministrazione sta impiegando totalmente e bene gli oltre 12 milioni di euro del Fse per finanziare decine e decine di corsi di riqualificazione diretti a ricollocare i lavoratori espulsi dalle grandi aziende e a favore di quelli percettori di ammortizzatori sociali in deroga e per attivare iniziative formative volte a creare quelle figure professionali richieste nel mondo del lavoro. Senza contare le 364 borse lavoro già erogate per le categorie svantaggiate (disabili, lavoratori disoccupati ultracinquantenni, donne, giovani) che hanno coinvolto 213 imprese e 74 tutor che stanno seguendo i soggetti interessati per promuovere inserimenti lavorativi a tempo determinato o indeterminato. Per non parlare poi dei 3 milioni e 300 mila euro destinati all’innovazione tecnologica delle aziende del Piceno che sicuramente serviranno anche a creare nuova occupazione. Inoltre, i nostri Centri per l’Impiego di Ascoli e S. Benedetto, solo nel 2011 hanno effettuato ben 10 mila colloqui di orientamento di cui 1500 mirati all’incrocio domanda e offerta di lavoro. Fin dall’insediamento, mi sono occupato in prima persona delle crisi aziendali dalla Manuli, alla Pfizer fino all’Adim partecipando a svariate riunioni a stretto contatto con le parti sociali e la mole di documentazione al riguardo lo dimostra ampiamente. Non mi sono mai sottratto al confronto e alla mediazione mettendo in atto tutte quelle azioni, nei limiti delle competenze istituzionali, per favorire soluzioni a salvaguardia dei posti di lavoro e della continuità aziendale. Di che parla dunque il Consigliere Mandozzi?

E veniamo al capitolo arretramento dell’A14. E’ veramente singolare che il Consigliere la definisca una boutade quando il suo stesso partito, il Pd in diversi dibattiti pubblici e sulla stampa, l’ha invece definita una proposta interessante e meritevole pertanto di attenzione e approfondimento! Quindi, evidentemente, quello in confusione è Mandozzi che non si raccorda con il suo stesso schieramento politico.

Per quanto concerne la promozione ciò che fa la Regione per il Piceno è assolutamente esiguo ed insufficiente tanto è vero che, se la Provincia non avesse partecipato alla Bit di Milano, del nostro territorio non c’è ne sarebbe traccia in quella vetrina internazionale. La Provincia ha preso parte, con costi tra l’altro irrisori, a fiere ed altri eventi nazionali e internazionali, riuscendo a movimentare il turismo dalla costa all’entroterra con un considerevole e costante aumento delle presenze e del numero delle iniziative e sono pronto in qualsiasi momento a dimostrare, dati alla mano, i risultati conseguiti. Ricordo anche che il Presidente di Confindustria Ascoli Bucciarelli pochi giorni fa ha avuto parole di grande apprezzamento per l’attività della Provincia a favore della valorizzazione e dell’accoglienza sul territorio riconoscendo, ad esempio, che il Festival dell’Appennino non solo ha prodotto indotto economico, ma anche spinto l’interesse dell’imprenditoria locale tanto che si è formato il Consorzio Sorgenti Comuni Scarl che riunisce già 30 imprese che intendono investire sulle risorse dell’area montana.

Suggerisco quindi al Consigliere Mandozzi, se vuole realmente aiutare i lavoratori in difficoltà, a contribuire con idee e progettualità concrete a quel percorso di rilancio a cuila Provincia sta lavorando con grande serietà e di impegno senza abbandonarsi ad affondi demagogici e, ripeto, qualunquistici di cui gli riconosco è maestro!


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