ASCOLI PICENO – Le parole del Ministro del Welfare Elsa Fornero stanno facendo il giro del web: parlando agli studenti dell’Università di Torino ha detto che “modificando l’articolo 18 abbiamo tolto qualche protezione e reso un po’ più facili certi tipi di licenziamenti perchè pensiamo che il mercato del lavoro debba restituire alle imprese, in determinate condizioni economiche, la possibilità di aggiustamento” e inoltre “mi auguro che qualcosa di simile a quello che abbiamo fatto per i dipendenti privati sulla possibilita’ di licenziare sia inserito nella delega per i dipendenti pubblici”.
Parole che non vedono d’accordo il deputato ascolano dell’Udc Amedeo Ciccanti. Nonostante il suo gruppo politico sia (o era?) fra i più accesi sostenitori del governo Monti, Ciccanti scrive che “licenziare non può essere mai un auspicio, ma una triste quanto ineludibile necessità su cui piangere seriamente, sia per il settore privato che della Pubblica Amministrazione. Le dichiarazioni del Ministro sono improvvide ed inopportune, perché creano angoscia e preoccupazione nel cuore di tanti lavoratori pubblici, pronti a fare sacrifici ma non a perdere il ‘pane quotidiano’ per sé e le loro famiglie”.
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Spett.le Redazione,
chiedere al deputato ascolano, dov’era e dove si trova,cosa ha fatto e cosa fa, quando le Aziende dell’Ascolano hanno chiuso per delocalizzare in altre Regioni d’Italia ( non in Asia o in Romania). Forse non è il suo serbatoio elettorale? Mentre l’asse attrezzato industriale si sta avviando alla desertificazione questo signore che fa? Contesta un corretto intervento della Ministro Fornero, a protezione dei già superprotetti Statali. ” Perchè gli statali bisogna avere trttamenti diversi dal privato”.
Nel rpivato se un’Azienda non è redditiva l’imprenditore chiude.
E l’Onorevole non ha capito che se non si riduce la spesa pubblica ( che significa efficienza e produttività e quindi conseguente RIDUZIONE dell’organico) chi sosterrà sempre la nostra Nazione saranno i sacrifici delle imprese private e dei auoi dipendenti.
Presuppongo che l’Onorevole nel recarsi in Ascoli non attraversa l’asse industriale e quindi non conosce la situazione del privato.
…faccia una deviazione e si renderà conto perchè è necessario ristabilire regole UGUALI per tutti.
Toh, ma non è dello stesso gruppo politico di Azzurro Caltagirone Casini, chiamato UDC o del Terzo Polo che APPOGGIA IN TOTO, senza se e senza ma il Governo Monti di cui fa parte la Fornero?
E allora? Perché non va dal suo capo e gliene dice quattro!
La Fornero poteva tranquillamente evitare. È il caso che torni a fare la professoressa almeno seconda me.
Mi pongo una domanda. Premesso che sono in totale disaccordo con la Fornero, mi chiedo come faccia chi la sostiene (UDC, come Ciccanti, ma anche PD) a criticarla in questa occasione. Delle due l’una: o si ritiene (come io ritengo) che il diritto al lavoro sia sacro in ogni caso, e che quindi il licenziamento senza giusta causa non possa avvenire in nessun caso (perchè questo l’art.18 disciplina, e non altro), oppure si ritiene che questo diritto debba essere subordinato a “condizioni esterne” al soggetto del diritto, come ritiene la Fornero, e quindi l’art. 18 va modificato per tutte le categorie – pubbliche o private. Posizioni diverse (tu si e tu no) sono invece solo discriminanti, accrescono l’odio sociale (ingiustificato) verso il pubblico impiego che viene visto come atollo per privilegiati ed amici degli amici, e mi sembrano assolutamente incongruenti. Reputo ripugnante il punto di vista della Fornero ma non capisco perchè in Italia i diritti (sacrosanti) debbano valere per il pubblico impiego e non per il privato, e gli stessi che sottraggono da una parte fanno le barricate per l’altra. Mi viene da pensare che essendoci moltissimi lavoratori pubblici questi siano in grado di rappresentare i loro interessi sindacalmente molto meglio di quanto purtroppo sono in grado di fare i dipendenti del privato o i piccoli autonomi; lo capisco, ma non mi sembra risponda ad alcun criterio di giustizia, e mi sembra solo l’ennesimo meschino gioco delle parti.
La Fornero poteva anche evitare, ma quella dell’assenteismo e …………. ……………… è cosa nota anche ai piccoli ed alle persone che non vogliono vedere, (politici in primis) quindi in questo caso viva la Fornero.
E perchè mai il dipendente pubblico deve essere protetto dal mercato? Se tutta l’economia si contrae perchè la PA deve rimanere grassa????
Le aziende private mandano i dipendenti a casa oppure in trasferta perchè la PA si deve comportare diversamente?
Infatti per me il dipendente privato deve essere protetto tanto quanto il pubblico; e non viceversa quello pubblico deve perdere diritti per non essere “privilegiato”. Sui meccanismi che puniscano l’improduttività possiamo discutere, sui diritti no.
Daniele, personalmente credo che che la più grande forma di Welfare sia la competitività delle imprese. Tuttavia trovo una certa correlazione tra l’improduttività e la competitività… Quindi se si è improduttivi per me si devono avere meno diritti….
Caro Ciccanti la Fornero non ha detto di licenziare i lavoratori statali che compiono giornalmente il loro lavoro, e sicuramente ce ne sono,ma solamente di equiparare il lavoratore pubblico a quello privato, perchè scandalizzarsi così, era ora che qualcuno dicesse questa cosa, (che molti pensano) io personalmente mi auguro che la cosa vada avanti anzi si affrettino i tempi per mandare a casa tutti quei fannulloni che rubano lo stipendio.(nb. basta guardare striscia la notizia per rendersi conto della situazione statale )
Fraska, fai un referendum e rimettici…FERRERO. Lui si che ti salverà il fututo! Ma per favore, lo sai oggi quanto costa la burocrazia? Prova a chiedere l’apertura di un banale negozio ( esempio una pasta all’uovo) non un’Azienda Industriale e vedrai che ti dirai : “Ma tutta questa gente che ci sta a fare, chi la paga!
Perciò arimettteci FERRERO.
Che c’entra Ferrero? Non penso sia per me, storicamente e politicamente compatibile Ferrero. Il problema non è il costo del dipendente ma l’organizzazione e l’efficenza, ma queste non si migliorano con il licenziamento. Deve tornerà un clima umano e di rispetto verso i lavoratori ed il.lavoro.
Premesso che reputo positivo che un senatore che sempre ha votato per il governo Monti dichiari il suo esplicito dissenso verso una dichiarazione del ministro Fornero e tanto da giudicarla: “Parole improvvide e inopportune”.
Invito a considerare che niente succederà sotto il sole. Però è chiaro che si sta incominciando a percepire che gli italiani alle prossime elezioni politiche del 2013 non voteranno in massa per il Pd, Pdl, e Terzo Polo.E, “fraska” lo ha colto molto bene. Cambieranno? No! Non cambieranno in quanto Monti deve distruggere tutto e gettare nella disperazione la maggioranza del popolo italiano. I segnali saranno ancora più chiari quando si alzerà il tiro sui prossimi provvedimenti economici.
Amedeo Ciccanti non dice, e non ha detto niente, quando la Fornero ha dichiarato che la non rivalutazione delle pensioni per quelli che vi andranno quest’anno in pensione non ci sarà fino al 2015.
Purtroppo nei pochi mesi cghe restano a al governo Monti si andrà alla disperazione. Ma vedrerete che Amedeo Ciccanti si presenterà ai suoi elettori come colui che ha operato bene e non come colui che ha aiutato tante famiglie a vivere nella disperazione.
Amedeo Ciccanti per la crisi in atto non pagato un centesimo di euro come tutti i membri del parlamento. Questo è Monti.
La Fornero ha detto parole Sante! Finalmente! Giustissimo!! Lode alla Fornero. E speriamo che dalle parole si passi subito ai fatti!!