SPINETOLI -La vicenda del crollo del tetto in via Molino 26, zona Villa San Pio X, dove risiedevano non una, ma due famiglie, è apparsa inizialmente come un clamoroso caso di ingiustizia sociale. In queste ore, però, il tutto ha assunto aspetti fondamentalmente diversi. “In realtà il tetto non è crollato – spiega un portavoce del Direttore dell’Erap di Ascoli, Mirko Trapè – ma alcune tegole, del tipo costruite in cotto, il 16 luglio scorso si staccarono dalla struttura, provocando così infiltrazioni di acqua negli alloggi sottostanti”.

In seguito a rotture di questo tipo le procedure prevedono l’intervento dei Vigili del Fuoco, chiamati a verificare l’entità dei danni e a rilasciare l’ordine di sgombero al Comune di competenza. Ordinanza di fronte alla quale il Comune di Spinetoli, chiaramente, non ha potuto tirarsi indietro. Inoltre da alcune dichiarazioni raccolte sul posto sembra che in questi giorni le due famiglie avrebbero continuato ad abitare nei locali interessati.

Il problema, però, è un altro. Secondo quanto afferma l’Erap (ex Istituto Autonomo Case Popolari), il complesso popolare di via Molino 26 fu costruito, all’epoca, da una ditta proveniente dalla provincia di Napoli, che avrebbe eseguito i lavori di costruzione della palazzina in maniera superficiale. Tant’è che, proprio in relazione allo stato delle travi non portanti su cui erano poste le tegole del tetto, l’ Istituto Case Popolari di Ascoli non rilasciò la convalida del collaudo.

“Già allora  – continua il portavoce del dottor Trapè – iniziò un contenzioso con la ditta appaltatrice, perché erano palesi dei vizi strutturali, ma purtroppo non abbiamo più avuto riscontri, poiché l’impresa sembra essere addirittura svanita nel nulla.”

Il complesso popolare di via Molino 26 non fece in tempo a nascere che subito regalò le prime grane al Comune di Spinetoli. Sembra, infatti, che poco prima della consegna delle unità abitative agli aventi diritto, qualcuno cominciò subito ad occuparle abusivamente, costringendo l’Amministrazione Comunale a servirsi delle forze dell’ordine per liberare gli appartamenti, e darli così a chi ne aveva fatto giusta richiesta.

Il disagio c’è stato – conclude l’ Erap – non lo si può negare, specialmente in questi giorni di pioggia. Ma già qualche giorno fa abbiamo incaricato una ditta per la sistemazione a norma del tetto, e nel frattempo abbiamo subito emanato un provvedimento di Somma Urgenza per operare il trasferimento delle due famiglie in alloggi alternativi. Un nucleo familiare ha chiesto espressamente di essere trasferito ad Ascoli, in un alloggio popolare nella zona di Monticelli; l’altra è stata trasferita momentaneamente in un immobile di Spinetoli. Oggi c’è stata la consegna delle chiavi”.


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