ASCOLI PICENO – Un uomo di 30 anni, residente ad Ascoli, è stato messo agli arresti domiciliari  perché da tempo aveva allestito una vera e propria piantagione di Cannabis ai margini delle sponde del fiume Tronto, nella zona del Cimitero Comunale. L’indagine, avviata già da tempo dal nucleo operativo del Corpo Forestale dello Stato e in diretta collaborazione con la Procura di Ascoli, si è conclusa lunedì scorso, quando il “produttore  fai da te” è stato colto in flagranza di reato dagli agenti della forestale mentre si recava sull’appezzamento di terreno.

La piantagione era costantemente controllata e ben gestita dal trentenne ascolano, ma non solo da lui. Da tempo gli agenti del Corpo Forestale la tenevano sotto controllo, ma non erano ancora riusciti a capire a chi appartenesse. Lunedì il brillante epilogo: durante uno di questi appostamenti, infatti, gli agenti scorgono tra le sterpaglie un uomo che si aggirava da quelle parti con indosso un cappuccio. E’ stato subito fermato e perquisito, e sul posto sono stati rinvenuti vari attrezzi che servivano per gestire accuratamente la piantagione. Perquisita, inoltre, la sua auto e la sua abitazione, anche se non è stato trovato nulla di rilevante per le indagini.

L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è da lunedì (17 settembre scorso) agli arresti domiciliari, e nel primo pomeriggio si svolgerà il processo per direttissima al Tribunale di Ascoli, in cui dovrà comparire davanti al giudice Ettore Picardi per la convalida del fermo.


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