ASCOLI PICENO – Prima cercavano di rintuzzare gli attacchi con volè di risposta, adesso potrebbero approfittare, se non di ace vincenti, di qualche servizio di prima palla ben costruito. Fuori dalla metafora tennistica, i deputati piceni Luciano Agostini (Pd) e Amedeo Ciccanti (Udc) stanno cercando di intervenire in merito alla situazione economica della Vallata del Tronto e della Val Vibrata da un ruolo, al momento, di deputati di maggioranza “tecnica” e non più di opposizione.

“Finora – hanno dichiarato – siamo stati costretti a giocare un ruolo di stimolo e di denuncia stando all’opposizione. Abbiamo aspettato di conoscere la strategia del Governo sulla crescita e adesso stiamo cercando di inserirci, anche approfittando del ruolo di maggioranza che abbiamo”.

Nello specifico Agostini e Ciccanti hanno incontrato nella mattina di giovedì il Sottosegretario allo sviluppo economico Di Vincenzo e il Direttore Generale Castano, responsabile degli interventi sulle aree in crisi economica, per fare il punto della situazione sulla situazione della Vallata del Tronto e della Val Vibrata. Nonostante abbia perso ormai di significato il famoso “protocollo d’intesa” tra Marche, Abruzzo e il Ministero per lo Sviluppo economico, allora diretto dall’ex Ministro Scajola, si è voluto riprendere il disegno di un intervento organico di area vasta riguardante le due sponde del fiume Tronto. L’iniziativa dei parlamentari ascolani è stata presa in occasione dell’approvazione del decreto sulla crescita, quando ebbero modo di collegare alcune misure di sostegno previste con la crisi industriale delle zone ex Casmez.

L’appuntamento preso alla ripresa dell’attività legislativa, consentirebbe di fare il punto sullo stato delle risorse finanziarie disponibili da parte del Governo e le sinergie che possono essere sollecitate sul territorio. Ciccanti e Agostini avranno martedì prossimo un incontro con i parlamentari di Teramo per mettere a punto una strategia comune da presentare al Ministero, la quale, ovviamente, comprenderà’ le istituzioni locali.


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