ASCOLI PICENO – Non le manda certo a dire Guido Castelli, primo cittadino della città delle Cento Torri. E con una verve forse non proprio istituzionale, si scaglia duramente contro il writing ed i suoi esponenti che sistematicamente considerano il tessuto urbano come una sorta di “Hall of fame” da utilizzare a proprio uso esclusivo.
“Il problema degli imbrattamenti dei muri e dei palazzi ascolani – scrive Castelli su Facebook – è uno dei fenomeni più vergognosi del degrado cittadino. Una decina di cretini rovinano, da tempo, l’aspetto e l’armonia di una delle città più belle d’Italia; una città che si sta rivelando al mondo con esiti entusiasmanti ma che, ancora oggi, si presenta al cospetto delle decine di migliaia di visitatori stranieri e Italiani con una marea di cicatrici di vernice”.
“Io mi vergogno molto di questa situazione e ho cercato di ingaggiare, con dedizione ed energia, una vera e propria battaglia con questi bastardi. In realtà abbiamo fatto sforzi inenarrabili per rimuovere dai monumenti le deturpazioni inflitte da questi cretini alla bellezza della nostra Ascoli. Abbiamo speso molti soldi per ripulire il ponte di Cecco, il Filarmonici, il Chiostro di San Francesco, il Palazzo Pacifici, il giardino di corso Vittorio e molti altri monumenti. In qualche caso abbiamo risolto il problema. In altri (vedi la sede dello Spontini) rincorriamo i cretini con maggiore difficoltà e siamo stati costretti ad intervenire con grande dispendio di risorse senza risolvere il problema”.
“Ci sono degli spazi a loro dedicati che siamo disposti a moltiplicare – continua il sindaco di Ascoli – ma un concetto deve essere chiaro: quei cretini non sono artisti. Sono solo dei bulletti che fanno a gara tra di loro per dimostrare la loro volgare capacitá di danneggiamento delle proprietà altrui. Le loro non sono opere artistiche, ma semplici Tag. Le loro firme, le firme di questi cretini, sono SIDE, CORE, DRUST e molte ancora. In questi tre anni, grazie all’azione con le Forze dell’Ordine, siamo riusciti anche a beccarne alcuni, di questi cretini. I processi sono ancora in corso e speriamo che si concludano presto con condanne adeguate”.
L’ennesimo e ultimo “cretino” il sindaco lo dedica al graffitaro che si firma “DRUST”. “A questo riguardo abbiamo motivo di ritenere che sia stato identificato il cretino che si firma DRUST. È uno dei peggiori, le sue scritte campeggiano un pò ovunque e se verrà confermata la notizia del suo fermo in flagrante dobbiamo mobilitarci affinché risarcisca la città di tutti i danni che ha fatto”.
E alla fine lancia un appello agli ascolani:” invito gli ascolani a segnalarmi tutte le scritte DRUST che hanno modo di rilevare in città . Possono farlo anche via FB (in forma pubblica o privata, non è importante), così da organizzare un’azione collettiva di risarcimento contro questo individuo. Confido in voi per lottare contro chi ruba la bellezza della nostra città”.
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Bravo. Questo sì che è parlare!
Sicuramente questo é parlare! a San Benendetto del Tronto il pieno Centro storico è stato completamente devastato da questi cretini, che altrettanti cretini definiscono artisti. Ormai il centro di San Benedetto del Tronto non ha più una parete pulita, e sembra onestamente di stare quartieri spagnoli di Napoli. Mi meraviglio del sindaco che non prende delle serie contromisure contro questi soggetti, che sono facilmente individuabili sia per il loro abbigliamento, sia perché comunque hanno in tasca tutto il materiale per poter fare questi disegni. Basterebbe organizzare delle squadre di perquisizione per poter individuare questi imbecilli e far pagare il tutto ai propri genitori.
Penso si debbano moderare i toni. Al solito ora fa lo sceriffo ma fino ad ora è stato fatto poco e niente. Oltre ai writers se vorrà potrò segnalargli le tante scritte politiche in città allargando quindi la battaglia a *tutte* le scritte.
Riporto infine un pezzo di un articolo di piu di un anno fa che potrete leggere integralmente a questo link:
http://www.picenooggi.it/2011/08/27/4624/le-monde-ascoli-merita-riconoscimento-unesco-ameli-pd-e-larengo-che-attende/
“visto che quello dell’imbrattamento dei muri è un problema, perché non coinvolgere i writers locali in un progetto di recupero delle grigie rotatorie all’ingresso di Monticelli con un concorso di idee? Perché non dipingere e recuperare i sottopassi di Monticelli? Non è un progetto utopico, d’altronde basterebbe girare l’Italia e l’Europa per vedere come molte città hanno trasformato quelle che erano situazioni di degrado in luoghi e risorse di arte attraverso la quale valorizzare le nuove forme espressive”.
Mica male come proposta, ci sentiamo di dire.
Il problema è che spesso chi fa le “tag” non è in grado di fare alcunché di artistico.
Il signor Ameli, caro gundam, non credo si riferisse ai ”bomberz” cioè i writer che hanno come unico scopo quello di ”bombardare” i muri, treni e qualsiasi cosa possa dare loro una ”fama” di duri dell’illegale.
Credo si riferisse a quelli che fanno pezzi solo nelle hall of fame e in maniera legale.
A Jesi, dopo aver dato dei posti legali dove dipingere, il comune ha voluto la registrazione di questi writer, vuoi dipingere ? dimmi come ti chiami e come ti taggi e sei libero di farlo nei posti a te adibiti, almeno si crea una distinzione tra idioti imbrattatori e ragazzi che vogliono esprimere una forma d’arte.
Appunto,
Castelli si riferisce agli imbrattatori, Ameli agli “street artist”.
Ormai gli spazi si danno ovunque…ma noi – per usare un termine caro a Giovanni Gaspari – siamo provinciali.
I toni sono moderatissimi.
Fà bene il Sindaco a non tollerare queste schifezze.
I writers si dipingessero casa loro!
E, per favore, evitiamo di far passare dei cretini come artisti. Grazie.
Bravo Sindaco.. l’arte è tutta un’ altra cosa…ha detto bene.. sono dei cretini , ma io aggiungerei anche oziosi ,nulla facenti e magari anche viziati. Che paghino loro, o se minorenni i genitori che certo una buona educazione non gli hanno dato!!
Bravo Sindaco!
Approvo.
come mai questo tanto acclamato sindaco dal pungo di ferro non spende uno dei suo proverbiali “cretini” per quelli di casa pound, che di scritte sui muri ne fanno, eccome? utilizza forse due pesi e due misure? o -più semplicemente- ogni scarrafone…
Smettetela a buttarla sempre in politica…destra, sinistra.. qui è una questione di immagine della propria città. Penso che il Sindaco abbia fatto bene ad esporre il problema perchè di “problema si tratta”. Se tutto è permesso, domani il primo che arriva ( perchè questi.. non sono artisti ma imbrattatori) prende una bomboletta e via….scarabocchiamo tutto!!! Ma fatemi il piacere!!!