ASCOLI PICENO – Atmosfera sempre più frizzante dentro e intorno al Partito Democratico ascolano: manco a dirlo, il tema resta Antonio Canzian, o meglio la richiesta di dimissioni dal ruolo di consigliere comunale avanzata dai Giovani Democratici.
Anche Davide Nota decide di prendere posizione “da privato cittadino“. Nota, ad ogni modo, è anche poeta e intellettuale.
“Vorrei intervenire da privato cittadino nella questione sollevata, con un’acredine e un rancore davvero poco comprensibili, dai Giovani democratici di Ascoli Piceno contro il candidato sindaco del centrosinistra alle elezioni comunali del 2009 Antonio Canzian – scrive Nota – Canzian dovrebbe, secondo l’organizzazione giovanile del Pd, dimettersi dal Consiglio comunale per lasciare spazio al Giovane democratico Francesco Ameli, che tra l’altro come molti ricorderanno disertò la campagna elettorale per Canzian sindaco in quanto appartenente, come gran parte dei suoi colleghi, ad una fazione di partito a lui ostile”.
“Quello che i Giovani democratici non riescono a capire, probabilmente poco educati al rispetto della società civile e troppo all’obbedienza nei confronti dei Baroni di turno, è che il seggio in Consiglio comunale di Antonio Canzian è rappresentativo di un’intera coalizione e di una vasta porzione di società civile che si è spesa anima e corpo ad Ascoli Piceno per le elezioni comunali del 2009. Quella fetta larga e plurale di cittadinanza attiva e molto spesso senza tessere di partito si è riconosciuta, prima con le Primarie e poi con la campagna elettorale, nel singolo cittadino Antonio Canzian. E lo ha eletto suo rappresentante” continua Nota.
“Il suo seggio in Consiglio comunale, anche come simbolo, rappresenta quelladi individui, di realtà territoriali, di associazioni culturali, di ragazze e ragazzi, di cittadini che riversarono le proprie energie e speranze per quella “Primavera di Ascoli” mancata per un pugno di voti – afferma – Il suo seggio in Consiglio comunale, anche come simbolo, rappresenta quel nostro bellissimo Programma, costruito collegialmente, con il metodo della partecipazione e dell’ascolto, in dialogo con tutte le realtà del territorio, libero dal giogo dei ricatti, delle lobby e della spartizione dei favori. Fu questo suo metodo cristallino e popolare, trasparente e semplice, che fece imbestialire non pochi, a destra e a sinistra. Che fece perdere la testa ai professionisti della politica locale“.
Le parole di Davide Nota sono pesanti come sassi: “Il suo seggio in Consiglio comunale, anche come simbolo, rappresenta tutto questo. È la bandiera di una comunità di individui liberi e dei loro valori, delle loro voci, dei loro sguardi. Quel seggio non è proprietà privata di un Partito o delle sue burocrazie e dirigenze. Personalmente non sarei mai voluto intervenire in questo dibattito ma i toni assunti dai Giovani democratici, il rancore ereditario e fratricida che trasuda da ogni sillaba dei loro interventi, hanno raggiunto dei livelli veramente disdicevoli e spiazzanti, di una tale violenza, arroganza e prepotenza, da apparato di Partito che vuole occupare gli spazi di potere e piazzare le proprie pedine, da far venire la pelle d’oca”.
E ancora: “Questa è veramente una brutta e vecchia politica, già vista troppe volte… Quel seggio simbolico, in Consiglio comunale, è di tutti noi. È un allegorico Bene comune, rappresenta una comunità. Non è una “roba” del Partito. La democrazia non è una proprietà privata”
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E adesso chi è costui? Non l’avevo mai sentito prima, certo che fare come prima dichiarazione una cosa cosi non è bello
138 condivisioni in sei ore. grande dà! :))) e ben tornato.
Ma quindi ogni privato cittadino può mandare la sua opinione a riguardo alla redazione per farla pubblicare? O bisogna avere necessariamente lo status di attore e poeta?
Si spieghi meglio. Cos’è che non ha gradito?
Volevo scrivere scrittore invece che attore, un errore mio ovviamente. Comunque non voglio entrare nel merito di ciò che non condivido, ho voluto solo esprimere un dubbio a cui mi è stato risposto. Vorrei solo far notare che dire a proposito di Ameli che “abbia disertato la campagna elettorale per Canzian” senza citare alcuna prova è diffamante anche detto da “privato cittadino”.
@Pier Paolo Flammini, @piceno: grazie della spiegazione, comunque non ho niente di interessante da scrivere. Essendo sign.nessuno ho di meglio da fare che atteggiarmi da professorone sulle testate giornalistiche online ed essere partecipe al disfacimento dell’immagine del centro-sinistra ascolano.
Beh Davide Nota parla anche di “Baroni” senza fare nomi. Avrebbe dovuto. Non userei l’aggettivo “diffamante” in questi casi.
Non entro nel merito della questione ma Davide Nota è comunque una personalità di spicco dell’ambiente culturale ascolano e non. Ho visto qua e là che anche altri quotidiani (online e non) hanno pubblicato il comunicato. Il successo (di visite e condivisioni) che ha avuto il comunicato parla da solo infatti…
Signor Calvaresi, se lei scriverà delle cose interessanti (a nostro giudizio) troverà spazio nel nostro giornale anche se è “un privato cittadino”. Se invece giudicheremo le informazioni non rilevanti, sarà cestinato. A quello che ha già scritto Piceno, aggiungo, essendo il giornalista che ha deciso la pubblicazione del comunicato di Davide Nota, che non appena mi è stato recapitato ho provveduto a pubblicarlo (anche se era sera e avrei potuto attendere il giorno successivo) perché intuivo il potenziale di interesse che avrebbe suscitato.