ASCOLI PICENO – In cosa consiste il premio “Città Europea dello Sport” assegnato per l’anno 2014 ad Ascoli Piceno? Se la soddisfazione per il riconoscimento è stata quasi unanime, non mancano i dubbiosi, a torto o a ragione che siano (per qualcuno, da qualificare forse come invidiosi). Qualcuno, come Francesco Petrelli dell’Udc, vuole sapere quanto è costata l’operazione alla Comune di Ascoli: legittimo, e legittima sarà la risposta degli amministratori. Altri, mettono in dubbio che si tratti di un premio davvero importante, accusando velatamente di eccesso di “mediaticità” il sindaco Guido Castelli.

Senza alcuna pretesa se non quella di fare informazione nella maniera più trasparente possibile, siamo andati a leggere il sito dell’Aces, Associazione Capitali e Città Europee dello Sport (Federation of Capital and Cities of Sports).

Il riconoscimento, è scritto sull’home page, “è un incentivo per le amministrazioni locali a svolgere un ruolo fondamentale e determinante (…) per migliorare il livello generale di salute degli abitanti attraverso la cultura del sano esercizio fisico (…) Le città che hanno ottenuto il titolo di Capitale Europea dello Sport sono esempi positivi ed etici di politica sociale“.

Nello statuto dell’Aces si legge: “Aces lavora con la Commissione europea, e, soprattutto, alle iniziative presentate nel “Libro bianco sullo sport” (…) La stessa Commissione sosterrà lo sviluppo futuro dell’iniziativa relativa alle capitali europee dello sport, che è oggetto di attività di Aces”.

Vi è poi una distinzione importante da fare: i riconoscimenti dell’Aces sono assegnati alle “Capitali dello Sport“, alle “Città” e alle “Cittadine” (town, nell’originale inglese). Le Capitali dello Sport sono le città con più di 500 mila abitanti e vengono insignite con la “Stella d’oro”. Le “Città” hanno tra i 25 mila e i 500 mila abitanti (qui è compresa Ascoli) e conquistano la “Stella d’argento”, mentre le “Cittadine” hanno meno di 25 mila abitanti (“Stella di bronzo”).

Quali sono le città vincitrici di questo premio?

Le “Capitali” sono tutte città molto conosciute, essendo di grandi dimensioni. A partire dal 2001, ecco l’elenco: Madrid, Stoccolma, Glasgow, Alicante, Rotterdam, Copenaghen, Stoccarda, Varsavia, Milano (2009), Dublino, Valencia, Istanbul (2012), Antwerpen (2013), Cardiff (2014).

Le “Città” (25-500 mila abitanti) sono state, nell’elenco disponibile on line a partire dall’anno 2007-08, trentanove. Così ripartire negli anni: 6 nel 2007-08, 4 nel 2009, 3 nel 2010, 7 nel 2011, 10 nel 2012, 9 per il 2013. Il regolamento attuale prevede che al massimo possono essere premiate, in un anno, solo 9 città europee. A seconda del punteggio le “stelle d’argento” possono essere tre, due, o una.

Per quanto riguarda le “town“, dal 2010 al 2013 sono state 39.

Tra le città comprese nella categoria di Ascoli Piceno, figurano diversi comuni italiani come Rimini e Palermo (2007-08), Varese (2009), Novara (2010), Trieste, Treviso e Parma (2011), Firenze, Pescara e Viterbo (2012), nel 2013 infine Cremona, Modena e Reggio Calabria.

Per concorrere al premio, occorre compilare un questionario, suddiviso in dieci punti, ad ognuno dei quali è assegnato un punteggio (a sua volta ogni punto è costituito da un numero variabile di sezioni). Troviamo al punto 1 “Infrastrutture sportive all’aperto e indoor“, e in sequenza “Accessibilità degli impianti e delle attività sportive“, “Iniziative sportive, eventi o progetti sportivi direttamente promosse o partecipate dall’amministrazione pubblica“, “Misure rivolte a promuovere la salute e l’integrazione attraverso lo sport in tutte le classi sociali“, “Presenze di società e/o realtà sportive di vertice (in qualunque campionato)“, “Quali saranno le iniziative e/o attività, di cui si occuperà la città, in relazione agli obiettivi di Aces?“, “Tasso di sportività della popolazione“, “Progetto di comunicazione per la promozione della candidatura“, “Relazioni tra amministrazione pubblica locale e sistema politico-sportivo locale, regionale e nazionale“.

 

 


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