ASCOLI PICENO – Arriva attraverso un comunicato stampa la risposta dell’onorevole Luciano Agostini alle dichiarazioni di venerdì del presidente della Fondazione Carisap Vincenzo Marini Marini.
Non mi stupisce il tenore della replica del presidente della Fondazione Carisap che di fatto non dà risposte ai dubbi che avevo sollevato, mi lascia perplesso, invece, il linguaggio “politichese”, utilizzato astutamente solo per sorvolare nel merito dei quesiti da me posti. Il Presidente però usando vocaboli i come “ annunciare” e “comunicare” di fatto si contraddice rivelando che, al contrario di ciò che asserisce, le decisioni erano già state assunte in camera caritatis.
Io ho fatto riferimento a termini ben diversi, come ad esempio “coinvolgimento”, perché la condivisione delle scelte presuppone percorsi efficaci di partecipazione che consentano realmente alla classe dirigente locale di dare un contributo prima della conclusione delle operazioni e non di doverle apprendere leggendo i quotidiani locali. Al Presidente forse sfugge il reale significato di alcuni vocaboli come “coinvolgimento e partecipazione”, o da ad essi un’accezione diversa da me, perché probabilmente è più abituato ai tavoli riservati in cui si prendono decisioni che riguardano il territorio.
Non mi stupisce il silenzio sulla questione dei dipendenti Carisap, né che non abbia dato risposte sul fatto che le sedi operative della banca dell’Adriatico non avranno collocazione ad Ascoli e che il contentino sarà la sede legale che non può essere definita “un punto di riferimento”. Inoltre Marini dimentica, come sempre, di dare chiarimenti circa l’acquisto degli appartamenti all’Eur di Roma, che sembra abbiano anche destinazione residenziale, o in merito alle motivazioni dell’investimento fatto su un unico titolo di borsa che ha provocato gravi perdite.
Nulla è stato detto altresì circa l’utilizzo dei 70 milioni derivanti dalla cessione delle azioni. Sicuramente, come ha fatto fino ad ora, potrà “proteggere” (tener fuori) la Fondazione da chi assume atteggiamenti come i miei, ma credo che non si potrà sottrarre dal giudizio degli attori del territorio e soprattutto dei cittadini per i quali, in questa situazione di crisi, non è più sopportabile vedere utilizzati i propri risparmi senza un minimo di trasparenza. Aggiungo inoltre che nel 1998 ero sì presente, ma anche in quella circostanza mostrai, unitamente al senatore Ferrante, forti dubbi e perplessità, nonostante l’operazione all’epoca fosse stata condotta indubbiamente in altro modo.
Copyright © 2024 Riviera Oggi, riproduzione riservata.
Premetto che non sono un politico e nemmeno un iscritto al PD, ma devo riconoscere che l’On.le Agostini ha replicato in modo esemplare alla insopportabile spocchia del “celeste” presidentissimo….Ma gli altri politici locali sono tutti addormentati o ipnotizzati dal vaniloquio di Marini x 2 ?????
Trasparenza e Partecipazione vanno invocate “sempre” soprattutto in un territorio dove la disoccupazione ha raggiunto i massimi apici negativi.
Ma la trasparenza e la partecipazione la predichi anche dentro casa sua visto che a San Benedetto ce n’è proprio bisogno….
Bene ha fatto Agostini: una Fondazione Bancaria ha il DOVERE della trasparenza.
Un cambiamento societario così importante avrebbe dovuto prevedere un confronto con il territorio (che esprime la Fondazione) ben più ampio e informato.
Non si riesce a capire, da quello che finora è emerso, la logica e la prospettiva di tale cambiamento.
Che ruolo avrà la Fondazione nella nuova Società.
La scadenza di cinque anni per il mantenimento ad Ascoli della sede legali che implicazioni comporta.
Negli organi societari (che dovrebbero essere già stati delineati) quali sono i vari ruoli e pesi delle varie componenti.
Una banca non è una società segreta, nè un circolo, un maggior rispetto per il sano dibattito non può che giovarle.
L’on.Agostini,esponente del Pd,dovrebbe non interessarsi delle banche visto l’esito nefasto avvenuto nel Monte dei Paschi di Siena dove in un lustro la gestione politica di sinistra ha distrutto quello che i senesi hanno costruito in 5 secoli di vita.
Premesso che non mi interessa affatto difendere il politico in questione (che non ho neanche votato), non riesco davvero a comprendere la logica di questa critica: siccome la fondaz. monte paschi (controllata dal PD) ha gestito male la banca monte paschi s.p.a adesso un esponente politico (del PD) espresso dal territorio piceno dovrebbe tacere di fronte alle scelte sconsiderate di Marini Marini (supinamente supportato dagli yesmen che ha piazzato nel CdA della Fondazione Carisap) che penalizzeranno ancora di più la comunità locale ?!?!?! Mi sembra assurdo. Se il PD ha sbagliato a Siena (ma non solo il PD perchè la fondaz. senese è condizionata anche da formidabili potentati massonici) ciò non implica affatto che altri suoi esponenti, in altre aree geografiche, non debbano o non possano prendere posizioni in materia bancaria e, nel caso di specie, si tratta di una posizione giusta e sacrosanta perchè si basa su elementi oggettivi, sulla concreta realtà dei fatti, su una lettura corretta della situazione, a prescindere da idee o appartenenze politiche di sorta……..
C’è un piccolissimo problema però, cioè che la scelta è sbagliata secondo lei, Agostini e qualcun’altro. Magari per altri è stata giusta. Quindi ai posteri…
Me, Agostini e qualcun altro……certo, quattro gatti…..come no!
Tra i posteri cui Lei demanda l’ardua sentenza ci saranno anche i dipendenti Carisap che perderanno il posto, le PMI e le istituzioni del territorio che perderanno completamente contatto con i livelli decisionali della Superbanca?
La presente scelta è sbagliata, quella del 1998 sbagliatissima: i dati oggettivi parlano da soli….non è questione di opinioni.
Quattro gatti lo ha detto lei. Io ho detto che lei, Agostini e qualcun’altro la pensate in un modo; altri la pensano diversamente.
Al di fuori dalle “lacrime di coccodrillo” dei diretti responsabili. La realtà è che la Carisap, come la conoscevamo noi non esiste più. Il nostro territorio ha perso un’altro insostituibile punto di riferimento della ns economia.
@piceno
dico “quattro gatti” perchè l’espressione “qualcun altro” – da Lei usata – indica uno sparuto gruppo di persone…..quindi…..”quattro gatti” lo dico io ma per sottolineare il concetto da Lei espresso! Sono invece persuaso che non siamo affatto in pochi a pensarla come Agostini, anzi, a dire il vero, pare che la stragrande maggioranza dei cittadini di Ascoli, S. Benedetto e Vallata stia aprendo gli occhi circa la Fondaz. Carisap e le sue improvvide scelte.
Ha qualche dato reale a supporto di quanto dice? Su che base afferma che la stragrande maggioranza dei cittadini piceni è critica nei confronti della Fondazione?
Sono curioso anch’io di conoscere la risposta.
@piceno e Nazzareno Perotti
Sulla base di un sondaggio che ho commissionato alla SWG! Ma per favore….!!!!
E’ una impressione – a mio modo di vedere fondata – che si trae stando in mezzo alla gente, negli ambienti di lavoro e parlando con teste pensanti. Lei, piceno, ha dati reali per affermare che i cittadini piceni sono in maggioranza soddisfatti dell’operato della fondaz. Carisap?
Non ho parlato di verità rivelate ma ho usato verbi come “sono persuaso” e “pare”, quindi….non vedo il motivo di questo “terzo grado”.
Proponiamo un bel sondaggio on line al Direttore di Piceno Oggi, che ne dite?
La differenza tra me e lei è che io non ho mai scritto che la maggioranza dei cittadini piceni ha una buona opinione della Fondazione Carisap… eheh!
Differenza immaginaria: Lei mettendo in dubbio la mia affermazione con ben due domande consecutive ed incalzanti circa il fondamento della stessa esprime implicitamente un intento di confutazione e, quindi, il concetto opposto.
Se vuole, possiamo continuare all’infinito…..però non mi pare proprio il caso!
Cerchiamo di utilizzare questo utilissimo spazio in modo costruttivo e di volare alto.
Credo che Piceno apprezzerà
Comunque, al di là delle schermaglie polemiche e delle diverse idee che ognuno può avere in ordine alla gestione della fondaz. Carisap, mi preme ringraziare questa testata che, con grande senso di trasparenza e partecipazione democratica, da la possibilità ai lettori di esprimere il proprio pensiero su questo tema (come su tutti gli altri che tratta). La cosa non è affatto scontata perchè l’argomento in questione è tabù presso quasi tutte le altre testate locali le quali non offrono uno spazio di confronto interattivo, e, spesso, si limitano a fare l’house organ della fondaz. Carisap, cioè la cassa di risonanza alle altisonanti affermazioni dei suoi vertici. Quello di Piceno Oggi è un modo nuovo (per la realtà locale) e moderno di fare giornalismo e, a mio avviso, può contribuire sensibilmente alla crescita civile e culturale della comunità picena.
Grazie, sembra scritto da uno di noi ma non è così. Ci piacerebbe conoscerla.
Anche io sono convinto che la maggior parte dei piceni non sarà affatto contenta di vedere scomparire la Cassa di Risparmio Banca. Gli operatori economici ed i clienti in genere con chi potranno parlare? Se la direzione della nuova Superbanca dopo 5 anni andrà via da Ascoli che succederà? Chi avrà problemi con il mutuo con chi interloquirà?
Ma i vertici della Carisap S.p.A. (Presidente e CdA) non hanno detto nulla circa questa vicenda? Mi sembra assurdo! Non mi ricordo nemmeno chi sia il Presidente della Cassa di Risp. Banca……
Dicono che il Rag. Malavolta si sia dato al tennis a tempo pieno……da diversi anni ormai……
@ Nazzareno Perotti
Caro Direttore, sarà un vero piacere conoscerVi. Grazie!