ASCOLI PICENO – Un “ordinario” incontro per approvare bilancio consuntivo 2012 e preventivo 2013, e invece un messaggio chiaro lanciato all’Ente Quintana e alle Istituzioni che gravitano attorno ad esso. Se il sestiere di Porta Tufilla, infatti, durante l’incontro “nei magazzini del sestiere”, avvenuto nella sera di lunedì 11 novembre, ha approvato, nell’ordine del giorno, la richiesta per la sede del sestiere, ancora più puntuali sono le richieste per una sorta di revisione dell’Ente Quintana.

“L’assemblea degli iscritti del sestiere di Porta Tufilla invita e impegna il comitato di sestiere affinché si adoperi, con tutte le iniziative possibili, per la realizzazione della sede di sestiere per poter proseguire, al pari degli altri sestieri, le proprie attività necessarie per l’aggregazione dei quintanari rossoneri e per la tranquillità economica del sestiere necessaria per essere sempre protagonisti e competitivi” si legge nell’ordine del giorno.

Ma poi, appunto, si passa all’altra fase. Senza voler fare accostamenti eccessivi, Porta Tufilla ricalca uno slogan un po’ in voga in questi tempi, quell’uno vale uno un po’ grillino ma di sicura presa; oltre al divieto di due mandati consecutivi per il caposestiere, del console. Infatti, sta scritto nell’0rdine del giorno: “Chiediamo al console, al capo sestiere e tutto il comitato che si odoperino nelle sedi competenti per l’adozione di nuovi regolamenti nello statuto di sestiere e dell’Ente Quintana quali:

1) trasformazione dell’Ente Quintana in “ente autonomo” in cui i sestieri abbiano lo stesso peso degli enti e istituzioni finanziatori della manifestazione;

2) non candidabilità agli incarichi quintanari di soggetti che già abbiano ruoli, cariche e incarichi pubblici nonché la decadenza dagli incarichi quintanari qualora i membri di comitato vadano a ricoprire ruoli, cariche e incarichi pubblici;

3) il ruolo del capo sestiere non può essere ricoperto per più di due mandati consecutivi;

4) il ruolo del console non può essere ricoperto per più di due mandati consecutivi a meno che non si voglia ridare al console un ruolo “super partes” negandogli il diritto di voto in comitato così da giustificare la sua elezione a vita“.

Tanto è.


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