SPINETOLI –  Si conclude la vicenda della ditta CO.BA. di Pagliare del Tronto(AP). Di quasi 19000 euro richiesti inizialmente, alla fine la Provincia di Ascoli Piceno ne chiede solo 1000. “E’ un clamoroso suicidio politico”. Fu questa la reazione di Mauro Saporosi, titolare della ditta Co.Ba. di Pagliare del Tronto, azienda leader che dagli anni ’60 produce bascule e bilance con, all’attivo, 12 dipendenti.

La furia di Saporosi si scatenò in seguito ad una bolletta da 18.800 euro ricevuta dalla CO.BA., il 30 dicembre del 2011, in cui la Provincia richiese il pagamento della  tassa sui pozzi applicando un effetto retroattivo decennale. La stangata colpì altre aziende del Piceno, arrivando addirittura ad esigere i canoni degli anni pregressi alle aziende del fermano, un tempo sotto la giurisdizione provinciale di Ascoli Piceno.

La questione fece scalpore nell’intera provincia e la contesa arrivò sul tavolo della politica provinciale, dove i “botta e risposta”, tra maggioranza ed opposizione, fecero tremare, dalle fondamenta, l’intero Palazzo San Filippo.

Ma a distanza di un anno esatto dall’inizio della vicenda, un’azienda del Piceno, La Co.Ba. di Mauro Saporosi, è riuscita a far valere i suoi diritti. Da 18.800 euro richiesti, né dovrà corrispondere solo 1000. “La Provincia si è dovuta piegare all’evidenza”, afferma Mauro Saporosi nel suo video. ” Ci ha inserito nella categoria degli agricoltori, con una tariffazione di 120 euro all’anno, per un importo complessivo da corrispondere, in termini di arretrati, pari a 1000 euro”. GUARDA IL VIDEO


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