ASCOLI PICENO – In ricordo delle vittime delle foibe. Il Blocco Studentesco anche quest’anno ha in programma di onorare i martiri, con un’agenda che si infittisce con l’avvicinarsi del 10 Febbraio.

“Buona parte degli studenti non sa cosa siano le Foibe – spiega Davide Assogno, responsabile ascolano del movimento – ma noi ce la mettiamo tutta per invertire questa tendenza. I libri di storia non parlano di questa immane tragedia, negata per decenni da comunisti e democristiani, e riconosciuta dal parlamento solo nel 2004. Una vergognosa lacuna storica che noi cerchiamo di colmare alla nostra maniera, anche se non sempre col favore di presidi e professori ancora convinti che le vittime delle Foibe abbiano un colore politico, mentre è storicamente dimostrato che l’unica “colpa”, se così possiamo definirla, dei giuliano-dalmati barbaramente uccisi fosse quella di essere italiani”.

“E’ successo che degli incontri sul tema da noi proposti ai presidi ci fossero negati, nonostante la legge li incentivi, poiché “a scuola non si fa politica”, come se ci fossero morti di serie A e serie B. Questo ci dimostra che c’è tanto da lavorare sulla questione. Per tutti questi motivi, quest’anno abbiamo deciso di stampare autonomamente 15mila volantini informativi, che stiamo già distribuendo in tutte le scuole del capoluogo. Non escludiamo qualche azione a tema”.

“Inoltre, presso la nostra sede, il Bolide, in via della Fortezza 7 mercoledi 6 febbraio alle ore 21, organizzeremo un incontro con il responsabile locale dell’ “Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia” Orazio Zanetti per un momento culturale tra i giovani”.

“Il Blocco Studentesco parteciperà, come ogni anno, anche alla fiaccolata regionale organizzata da CasaPound Italia per ricordare i Martiri delle Foibe che quest’anno si terrà a Tolentino (MC). Quella dello scorso anno ad Ascoli Piceno ha visto la partecipazione di circa duecento persone, molte delle quali erano proprio giovani studenti – conclude Assogno – che come noi hanno deciso di ricordare chi fino all’ultimo volle fortemente restare Italiano, e chi fu costretto ad abbandonare la propria casa e i propri affetti per non finire torturato, fucilato e gettato nelle cavità carsiche.”


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