ASCOLI PICENO – “Sarà pur vero che prendere tempo per sognare è la via che porta alle stelle, ma sull’Unesco ahinoi vale più la pratica che la grammatica. Purtroppo il crescente livello del degrado cittadino è lampante”. Ad affermarlo è il vicesegretario comunale dell’Udc, Francesco Petrelli.

“Che sul riconoscimento di patrimonio dell’umanità – spiega – il sindaco non si voglia dare per vinto è senza dubbio meritevole, ma gli esempi contano più delle parole. Tra le ultime segnalazioni del nostro Saverio Di Simone, è quella sulle condizioni di evidente decadimento del Colle dell’Annunziata, che dovrebbe essere una delle perle della nostra città. Un area tra le più belle, meta d’apprezzate passeggiate tra le numerose testimonianze monumentali dell’intero Parco della Rimembranza, è invece in evidente stato di decadimento nell’indifferenza finora più totale dell’amministrazione e del suo sindaco, sempre più impegnato nel profferire promesse mirabolanti regolarmente rimaste lettera morta.

Purtroppo – prosegue Petrelli – sono quasi quattro anni che il sindaco tenta di far passare lucciole per lanterne, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti nonostante la poca luce. Tralasciando i grandi temi, ben noti, come quello della disoccupazione con oltre 6000 ascolani a spasso nonostante “lavoro, lavoro, lavoro” fosse stato il principale slogan elettorale del sindaco, l’elencazione delle incurie è ben lunga. Ultima, solo in ordine d’indicazione, è questa dell’Annunziata, ma come ignorare il portale della Chiesa di San Tommaso, l’ingresso del Battistero e la fontana ovest in Piazza Arringo, la frana di Sant’Emidio alle grotte, la pavimentazione di Piazza del Popolo, le varie discariche tra le più recenti quella di Via della Trebbiatura, la fontana ed i monumenti di Viale De Gasperi, l’edicola attigua al ponte di Solestà, il ponte di San Filippo e Giacomo, la fontana dei giardini pubblici di Corso Vittorio Emanuele, il ponte romano Gran Caso ed il taglio indiscriminato di alberi secolari o il deterioramento del Sacro Cuore. L’elenco, sicuramente parziale, non tiene conto poi degli imbrattamenti e delle erbacce, che sorgono ovunque anche su Palazzo dei Capitani”.

“Al sindaco – conclude -, che sta di giorno in giorno perdendo consenso, ultima l’uscita dal suo partito di due consiglieri comunali, consigliamo di smetterla di promettere la luna e nascondere la polvere sotto al tappeto. Se ha ancora i numeri, visto il fallimento totale sui grandi temi della sua campagna elettorale, e se non vuole davvero essere ricordato per essere stato il peggior sindaco eletto direttamente dagli ascolani, provi almeno a fermare il degrado ed il declino di questa nostra città partendo dalle “piccole” cose”.


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