COLLI DEL TRONTO – “Mario Monti non può rimanere senatore a vita. Non è ammissibile che venga pagato dagli italiani per insultare gli avversari che per un anno l’hanno sostenuto”. L’attacco arriva da Angelino Alfano, accolto da un bagno di folla martedì sera all’Hotel Villa Picena di Colli del Tronto. Quasi seicento persone, a fronte di una cena preparata per appena la metà: ma le porte erano aperte a tutti e così fedelissimi e semplici curiosi ne hanno approfittato.

Il segretario del Popolo della Libertà viene accolto dal gotha provinciale e regionale del partito. Proprio nei momenti in cui Silvio Berlusconi sta per entrare negli studi di Ballarò: “Ho sentito il Presidente, vi saluta. Gli ho fatto l’in bocca al lupo, perché di lupo trattasi”. E mentre il Cavaliere illustra nuovamente a Floris la proposta shock sull’Imu, Alfano ribadisce la fattibilità dell’intervento: “Manterremo l’impegno, rimborseremo gli italiani entro trenta giorni dal Consiglio dei Ministri. Riporteremo in Italia i capitali detenuti in Svizzera. I tempi potrebbero essere lunghi, per questo ci faremo anticipare 4 miliardi dalla Cassa Depositi e Prestiti”.

Per il resto, il mirino finiscono i soliti noti: “Avevamo una larghissima maggioranza. Poi, nell’estate 2010 Fini ci ha tradito e ha spostato un po’ di parlamentari. E’ chiaro che da quel momento la nostra forza è diminuita. Nei due anni precedenti avevamo fatto tanto: lotta alla criminalità, arresto di pericolosi mafiosi, riforma della scuola e provvedimenti post-terremoto. Berlusconi è stato fregato dallo spread. Nessuno prima dell’autunno 2011 sapeva di cosa si trattasse. E’ servito per farlo cadere”.

Aboliti i temi locali, si resta sul nazionale. E come non soffermarsi sul Monte dei Paschi di Siena? Alfano si complimenta con la Procura: “Non è uscita alcuna intercettazione, la privacy è stata rispettata, la custodia cautelare è stata adottata con estrema ratio. Insomma, è stata applicata la legge alla perfezione. Sarebbe bello avvenisse sempre. Invece la garanzia la sinistra la applica a senso unico, fosse successo a noi sarebbero venuti a prenderci a casa”.

L’onorevole siciliano parla anche di famiglia, l’unica esistente a suo avviso: “Tra maschio e femmina, si sappia. Abbiamo rispetto per i diritti e le affettività di tutti, tuttavia quello resta il nostro principio. Ridurremo le tasse e una quota significativa riguarderà proprio le famiglie con figli a carico”.

Infine, in epoca di feroce antipolitica, non poteva mancare la promessa delle promesse: “Azzereremo il finanziamento pubblico ai partiti e dimezzeremo lo stipendio dei parlamentari”.


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