ASCOLI PICENO – L’unione fa la forza, e in campo ambientale, fa anche salute. Ecco spiegato il motivo del protocollo di intesta stipulato lo scorso 31 gennaio 2012, e rinnovato per tutto il 2013, tra Provincia di Ascoli, Arpam e Corpo Forestale dello Stato, al fine di provvedere al controllo adeguato degli impianti di depurazione delle acque reflue presenti nella provincia di Ascoli Piceno.
Che sono complessivamente 53, di cui 13 con capacità di progetto superiore a 2.000 abitanti equivalenti, i quali vengono verificati fino ad una cadenza quindicinale, e 40 inferiore ai 2.000 abitanti equivalenti, con frequenza almeno annuale.
“I tre enti, tra loro separati, avrebbero difficoltà a realizzare questo servizio, mentre un’adeguata collaborazione ha consentito di svolgere al meglio le verifiche” spiega il presidente della Provincia di Ascoli Piero Celani.
Così la Provincia ha contribuito economicamente alle attività di controllo acquistando campionatori, materiale di prelievo, mentre l’Arpam ha realizzato 140 controlli analitici rispetto ai poco più di 5 del 2010, mentre il Corpo Forestale ha eseguito 59 ispezioni.
Il responso di questi controlli? Fabrizio Martelli, Direttore Dipartimento Arpam, afferma che le rilevazioni danno valori nella norma, tranne che per un lieve eccesso di azoto totale e fosforo totale per il depuratore di San Benedetto, “ma con alcuni accorgimenti tecnici tutto dovrebbe rientrare”, ed equivalenti problemi, un po’ più consistenti, relativamente ai depuratori di Offida e Maltignano: “Nei piccoli impianti è un po’ più complicato”. Rispetto al 2011 si è registrato un generale miglioramento delle osservazioni.
Da parte sua Giuseppe Serafini del Corpo Forestale dello Stato fa notare come nel 2012 il Corpo abbia eseguito “59 ispezioni, nelle quali sono stati rilevati 10 superamenti dei limiti previsti dalla normativa vigente, su un totale di 140 prelievi, e 27 casi di violazioni di prescrizioni autorizzaivi e normative”.
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Ma stiamo scherzando????
L’inquinamento da Azoto e Fosforo causa l’EUTROFIZZAZIONE!!!!!!
Alcuni effetti negativi dell’eutrofizzazione sono:
aumento della biomassa di fitoplancton
sviluppo di specie tossiche di fitoplancton
aumento della quantità di alghe gelatinose (mucillagini)
aumento delle piante acquatiche in prossimità dei litorali
aumento della torbidità e del cattivo odore dell’acqua
diminuzione della quantità di ossigeno disciolto nell’acqua
diminuzione della diversità biotica
scomparsa di alcune specie ittiche pregiate (i salmonidi).
Ed il depuratore stà proprio vicino al mare e attaccato alla Riserva naturale della Sentina!!!!!
Dove sono i dati del monitoraggio della qualità delle acque del fiume Tronto?
E’ dal 2011 che l’ARPAM non rende pubblici i dati in questione (né tantomeno “qualcuno” li chiede… capisci a ‘mme).
Più volte ho segnalato a gran voce l’anomalia ahimé senza alcun esito.
Chissà se il passaggio dell’asteroide 2012 DA14 vicino alla Terra potrà fare in modo che la mia richiesta venga finalmente accolta! Che centra l’asteroide con i dati del Tronto? Nulla… era così per dire.