ASCOLI PICENO – Quattro mesi di reclusione. Una sentenza del tutto inaspettata per una donna di 53 anni, G.V., di Folignano, accusata dal marito, M.F., 59 anni, per violenze e percosse. Inaspettata, perché l’episodio delle presunte aggressioni, oggetto dell’udienza di oggi, 1°marzo, è legato a doppio filo con l’udienza di mercoledì scorso, relativa al processo in cui ad essere indagato per stalking e maltrattamenti ai danni di G.V., è proprio il suo consorte.

Nell’ambito del dibattimento di stamattina, finito con una sentenza di 4 mesi di reclusione per la donna, con verdetto emesso dal giudice Maurizio Del Pinto, si è discusso delle presunte percosse subìte dal marito. G.V. avrebbe, infatti, usato violenza contro il suo uomo, servendosi, in più occasioni, di un manico in alluminio di un lucernaio, di un manico di scopa e di un ombrello. Fino ad arrivare al 25 ottobre del 2010, giorno in cui l’aggressione sarebbe degenerata con schiaffi, pugni, calci e spintoni, che avrebbero causato al compagno lesioni guaribili in 20 giorni.

Le presunte aggressioni sarebbero, però, l’estrema reazione della donna ai tormenti e alle sottomissioni psicologiche e fisiche a cui M.F., compagno di una vita, l’avrebbe sottoposta per più di un anno; e per questo, sotto processo con l’accusa di stalking e maltrattamenti (la sentenza, probabilmente, arriverà il prossimo 22 maggio). Tra il 2010 e il 2011, in seguito alla ferma intenzione da parte della donna di voler porre fine al suo matrimonio, l’uomo avrebbe reagito rendendole la vita impossibile, con pedinamenti, gravi ingiurie e minacce; e in un’occasione sarebbe arrivato ad afferrarla per i capelli, riuscendo a strapparne una ciocca. Violenza che, tra l’altro, è stata confermata dallo stesso M. F. in sede di udienza.

La donna avrebbe, così, reagito con forza. Lui l’ha denunciata. E alla fine, per lei, la condanna a 4 mesi di reclusione. Il suo legale difensore, Giovanna Bono, però, promette battaglia in Appello.


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