ASCOLI PICENO – Un “sovradimensionamento” di alcuni dati contabili dovrebbe essere la causa del dato divulgato dal Sole 24 Ore e poi comunicato in conferenza stampa dal consigliere comunale Marco Regnicoli dell’Alveare. Questo è quanto riferisce l’assessore al Bilancio del Comune di Ascoli, Valentino Tega: “Sicuramente sono stati inseriti, nel programma di inserimento, dei dati difformi e sovradimensionati rispetto a quelli degli altri comuni, e gli uffici stanno già provvedendo alla verifica. Si tratta di informazioni che abbiamo comunicato al Ministero, anche se si tratta di dati parziali che mi sembra inutile commentare adesso”.

“Ringrazio Regnicoli per lo sforzo divulgativo e la collaborazione – continua l’assessore – ma ci tengo a precisare che per il 40% le spese comunali sono date dagli stipendi che non sono ulteriormente comprimibili se non bloccando le assunzioni, e questa è una pratica intrapresa fin dal 1999, tanto che siamo passati da 750 dipendenti comunali a 400. Per il resto si tratta principalmente di spesi per i servizi, dal trasporto ai servizi sociali, e quindi le utenze. Quel po’ di spese che facciamo in più riguardano principalmente le attività estive, per attrazione culturale, turistica e per aiutare il commercio cittadino”. Dunque una alta incidenza di costi “fissi” e non eliminabili, secondo Tega. Il quale afferma inoltre di un notevole recupero, anno dopo anno, dell’evasione Ici/Imu e Tarsu.

“Quei dati sono sicuramente sovrastimati, tanto che la percentuale è enorme rispetto alla nostra spesa effettiva e non veritieri. Naturalmente, quando avremo concluso l’accertamento, comunicheremo qual è la nostra posizione”.


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